(VIDEO) Dal pedinamento della vittima sino al tentato stupro
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza raccolte dai Carabinieri hanno documentato l’inseguimento metro dopo metro. Compreso il momento in cui l’aggressore punta la vittima (che vede passare in bicicletta), mette in moto l’auto e comincia a inseguirla.
Per tutto il tragitto fatto dalla vittima in bicicletta per le strade deserte di un paesino del milanese. È l’alba, in giro non c’è nessuno. Lui insegue la sua vittima che sta andando a lavorare in bicicletta. Poi, nel parcheggio del supermercato dove la donna lavora, la aggredisce alle spalle, le schiaccia la testa per terra e tenta di violentarla, ma poi scappa.
Ora si trova in carcere, perchè le immagini delle telecamere lo hanno incastrato e così, a distanza di un mese dal fatto, è stato arrestato.
L’incubo della vittima è andato in scena la mattina del 7 gennaio all’alba, mentre andava al lavoro in bicicletta. L’arrestato è un ecuadoregno di 35 anni, incensurato: al termine delle indagini, lo hanno catturato sabato scorso, 4 febbraio, e subito portato a San Vittore con l’accusa gravissima di violenza sessuale aggravata.
Il sudamericano, come si vede dalle immagini diffuse dall’Arma, aveva seguito la donna in auto fino al parcheggio della struttura, e a quel punto l’aveva scaraventata a terra abbassandole i pantaloni.
Efferata la modalità del tentato stupro: l’uomo aveva tappato la bocca alla donna schiacciandole la testa per terra e aveva iniziato a palpeggiarla, salvo poi desistere e darsi alla fuga.
All’ecuadoregno i militari sono arrivati grazie all’analisi dei filmati di videosorveglianza, l’esame incrociato delle risultanze di diverse banche dati e alcuni testimoni sentiti. I carabinieri hanno anche trovato la felpa bianca che l’uomo aveva indosso al momento dei fatti. Col cappuccio si era coperto il capo nella fuga a bordo della propria auto.
(Dire)