(VIDEO) Terremoto devasta Turchia e Siria
Un terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito la Turchia orientale e il nord della Siria quando in Italia erano le 2:7 di notte.
La scossa ha causato gravi crolli di tantissimi edifici e oltre 800 morti, ma il bilancio è ancora provvisorio.
Coinvolta anche la Siria, sempre in maniera importante con in questo caso già oltre 200 vittime.
Almeno 238 i morti in Turchia e 2.323 i feriti, ha riferito in conferenza stampa il vicepresidente Fuat Oktay. La maggior parte dei decessi si sono registrati a Kahramanmaras, la provincia epicentro del sisma. Quanto alla Siria, il bilancio al momento è di 237 vittime, la maggior parte ad Hama, Aleppo e Latakia. Testimonianze raccolte da queste aree riferiscono di blackout delle telecomunicazioni e di scosse di assestamento ancora in corso.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha comunicato che al momento non risultano italiani coinvolti nel terremoto che ha devastato Turchia e Siria. Il titolare della Farnesina ha sentito il suo omologo turco e ha assicurato il sostegno dell’Italia.
L’EPICENTRO NELLA PROVINCIA TURCA DI KAHRAMANMARAS
Il sisma è stato poi avvertito anche in altri Paesi come Libano, Grecia, Cipro e Israele: tanta la paura. L’epicentro del terremoto è stato individuato nella provincia di Kahramanmaras, nel sud-est della Turchia. A quella principale sono seguite altre scosse di assestamento, comunque molto forti.
Nel sud-est della Turchia, e in particolare nell’area dell’epicentro del sisma, è significativa la presenza di persone rifugiate giunte dalla vicina Siria. Stando ad Afad, l’agenzia turca per la gestione dei disastri, almeno dieci le città colpite con vittime e crolli di case: Gaziantep, Kahramanmaras, Hatay, Osmaniye, Adiyaman, Malatya, Sanliurfa, Adana, Diyarbakir e Kilis. Morti anche in Siria: secondo il governo di Damasco, anche in questo Paese ci sono decine di vittime.
RIENTRA L’ALLERTA TSUNAMI
Dopo la scossa è stata diramata una allerta tsunami che ha riguardato anche l’Italia, con la circolazione ferroviaria sospesa per precauzione in Sicilia, Calabria e Puglia. Il pericolo è poi rientrato e la circolazione è tornata regolare. L’annuncio sulla ripresa della circolazione è arrivato intorno alle 8 di questa mattina.
(Dire)