Violenze carcere SMCV: no a Draghi, Cartabia e Bonafede come testimoni

No all’ammissione come testimoni al processo per i pestaggi dei detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere dell’ex premier Draghi e degli ex Guardasigilli Cartabia e Bonafede.

Lo ha stabilito con ordinanza la Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che ha motivato la decisione con la necessità di “evitare una contaminazione di natura politica del processo con una sua indebita spettacolarizzazione”.

Era stato il legale Michele Passione, che assiste il garante nazionale dei detenuti Mauro Palma costituitosi parte civile nel processo, a presentare una lista testi in cui chiedeva di sentire i tre ex componenti del Governo, in quanto in carica al momento in cui sono avvenuti i fatti il 6 aprile 2020 (Bonafede) o quando l’indagine è “esplosa”- era il 28 giugno 2021 (Draghi e Cartabia) – con l’emissione delle ordinanze di custodia cautelare . Ma la Corte presieduta da Roberto Donatiello ha escluso tali testimonianze distinguendo nettamente, come fa la legge, tra parte politica e parte amministrativa della pubblica amministrazione, e ritenendo, anche a tutela dell’autonomia ed indipendenza della magistratura, che per ricostruire dal punto di vista giuridico i fatti basterà sentire i dirigenti di vertice del Ministero di Giustizia e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, come il capo del Dap nell’aprile 2020, Francesco Basentini, che sarà ascoltato come richiesto sempre da Passione.

(ANSA)

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