19enne colpita da ictus: salvata con intervento di trombectomia meccanica

È tornata a casa, ha riabbracciato la sua famiglia e sta bene una ragazza di 19 anni, colpita da ictus ischemico e salvata, in urgenza, nell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, grazie a un delicato intervento di trombectomia meccanica per via endovascolare, eseguito con successo dall’équipe dell’Unità operativa di Neuroradiologia.

Nella gestione con esito positivo del caso sono stati determinanti la tempestività dei medici coinvolti e l’approccio multidisciplinare al problema.

La giovane paziente è stata portata dal Servizio 118 in Pronto Soccorso, dove è arrivata già intubata a causa dell’ictus. Rapidamente il neurologo, allertato dal medico di P. S., l’ha sottoposta a valutazione clinica e ha attivato il percorso stroke con effettuazione di tc e angio-tc dell’encefalo. Gli esami hanno evidenziato un trombo, un’occlusione dell’arteria cerebrale media, una delle più importanti.

Per ripristinare celermente il flusso del sangue e l’ossigenazione della porzione del cervello interessata, allo scopo di scongiurarne la necrosi irreversibile, che avrebbe condannato la ragazza a una grave disabilità, si è proceduto con un doppio trattamento: la trombolisi e la trombectomia meccanica, praticabili se si interviene, come in questo caso, entro 6 ore dall’insorgenza della sintomatologia. La trombolisi è stata praticata dal neurologo per favorire la dissoluzione del trombo, mentre la trombectomia meccanica è stata affidata, in sala angiografica, al neuroradiologo interventista.

Questi, supportato dallo staff tecnico-infermieristico e dalla guida di un angiografo, ha raggiunto e rimosso il trombo per via endovascolare. La cerebrale media è stata ricanalizzata, il flusso cerebrale è stato ripristinato, i sintomi patologici sono completamente regrediti, la paziente ha recuperato le sue funzioni.

La trombectomia meccanica rientra tra le procedure della Neuroradiologia Interventistica, settore di alta specialità in cui la Direzione Strategica dell’AORN di Caserta ha investito in professionalità e tecnologie, con l’obiettivo di garantire ai cittadini l’implementazione del ventaglio di opportunità terapeutiche nel campo delle malattie cerebrali e il miglioramento della qualità assistenziale.

L’équipe medica dell’Unità operativa di Neuroradiologia, con il referente – dott. Giuseppe La Tessa, il dott. Luigi Della Gatta, il dott. Flavio Barchetti, ha significativamente incrementato, in un anno di attività, il numero delle trombectomie meccaniche nel trattamento degli ictus ischemici e ha realizzato interventi di esclusione per via endovascolare di aneurismi cerebrali rotti sanguinanti, i primi di questo tipo nell’Azienda Ospedaliera di Caserta.

“Le metodiche endovascolari -evidenzia il dott. La Tessa- rappresentano spesso l’unica soluzione nel trattamento di alcune patologie del cervello. I vasi cerebrali sono raggiunti da cateteri di piccole dimensioni passando attraverso una puntura arteriosa, più frequentemente l’arteria femorale. Le conseguenze post operatorie sono limitate e il periodo di degenza è ridotto”.

Per il decorso successivo alla trombectomia, la ragazza 19enne è stata seguita, in regime di ricovero, nelle Unità operative di Neurologia e di Stroke Unit, rispettivamente dirette dalla dott.ssa Stefania Miniello e dal dott. Gioacchino Martusciello.

“L’ictus colpisce per lo più persone over 65 e in misura maggiore maschi -sottolineano i due specialisti. Nella fascia di età tra i 20 e i 35 anni, invece, le donne giovani hanno un rischio del 44% superiore agli uomini della stessa età. Ancora non è chiaro il motivo. Tra le possibili cause, il fumo e la pillola anticoncezionale. Per fortuna -concludono- l’ictus in giovane età resta un evento raro”.

Redazione

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