Aversa. I commercianti: “Golia ha ucciso il commercio”

“La morte del commercio in centro porta la firma dell’amministrazione targata Golia”. A dirlo, tramite una nota, l’A.C.C.V. – Aversa Centro Commercio Vivo che hanno preparato una lettera da inviare al Prefetto di Caserta.

“Dopo l’ennesimo ingiusto sequestro di un dehors in centro città, l’amministrazione comunale di Aversa dichiara guerra al commercio”. Questa la lettera:

S.E. il Prefetto di Caserta

Dott. Giuseppe Castaldo

Prefettura di Caserta

Piazza della Prefettura, 2, 81100

Caserta (CE)

Aversa, 23/03/2023

Egr. Signor Prefetto,

siamo qui ad informarla che le associazioni di categoria CONFCOMMERCIO, unitamente ai comitati CONDOMINIO DEL SEGGIO e A.C.C.V.(AVERSA CENTRO COMMERCIO VIVO) si sono riunite ancora una volta per discutere delle problematiche inerenti alle autorizzazioni per relativa occupazione di suolo pubblico con installazione di Dehor, pedane, tavoli, sedie e ombrelloni.

Preso atto che il Governo centrale, a firma del Presidente della Repubblica e con DECRETO LEGGE n.198 del 29/12/2022, prorogava tutte le occupazioni di suolo pubblico in scadenza fino al 31/12/2023, siamo qui ad informarla che l’Amministrazione Comunale di Aversa nulla ha posto in essere per recepire il decreto e di conseguenza per rinnovare le suddette autorizzazioni.

Nonostante il periodo per usufruire della semplificazione in materia di permessi, fosse gia stato prorogato al 31/12/2022 dal DECRETO AIUTI TER (decreto legge 23 settembre 2022, n.144, convertito con modificazioni dalla legge 17 novembre 2022,n.175 nello specifico con l’articolo 40, comma 1), l’Amministrazione Comunale di Aversa, già da settembre dello scorso anno, tramite l’azione della polizia locale dava inizio ad una vera e propria battaglia contro le attività di somministrazione che avevano usufruito delle autorizzazioni per occupazione di suolo pubblico.

Ricordiamo a noi stessi che la norma ha avuto nel tempo diverse proroghe ma che principalmente era stata introdotta, con l’articolo 9-ter, comma 5, del decreto legge 28 ottobre 2020 n.137 (convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n.176), in via temporanea per andare incontro ai pubblici esercizi la cui attività era stata forzatamente rallentata a causa della pandemia.

Tra gli interventi in materia di emergenza La Presidente del Consiglio dei Ministri, quindi proroga fino alla data del 31/12/2023 il suddetto decreto che da la possibilità ai pubblici esercenti già titolari di concessioni o di autorizzazioni riferite all’utilizzazione del suolo pubblico, di posare in opera temporanea, senza la preventiva autorizzazione, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti, strutture amovibili quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purchè funzionali all’attività degli stessi esercizi.

Teniamo bene a ricordare e precisare che la stessa proroga è stata richiesta al Governo dalla Confcommercio nazionale e dalla FIPE(Federezione Italiana Pubblici Esercizi) senza la quale bar e ristoranti avrebbero dovuto togliere tavolini e attrezzature amovibili. Grazie all’intervento del Governo, invece, gli esercenti avrebbero dovuto avere vita piu tranquilla per ulteriori 12 mesi potendo mantenere le strutture amovibili gia in uso su suolo pubblico, senza dover chiedere ulteriori concessioni.

Ma purtroppo ad Aversa non funziona cosi, infischiandosene dei vari decreti legge e delle varie proroghe in materia, è da settembre 2022 che molte attività soprattutto del centro cittadino vengono costantemente multate (in alcuni casi si parla di 15/20 verbali per attività) con le conseguenti chiusure forzate(ogni n.3 verbali, n.5 giorni di chiusura).

Questa azione repressiva da parte dell’Amministrazione Comunale di Aversa e della Polizia Locale, oltretutto, va in completa antitesi rispetto alla delibera n. 131 del 28/04/2021 firmata da loro stessi (Assessore all’Attività Produttive: Francesco Sagliocco, Dirigente Ufficio Polizia Amministrativa: Anna di Ronza e all’allora Dirigente all’Area Vigilanza e Comandante della Polizia Locale: Stefano Guarino) che cita testualmente: “tutte le autorizzazioni decadranno il 30/06/2021 estensibili in automatico con eventuali proroghe governative che prevedano la possibilità di estendere la superfice di occupazione di suolo pubblico”.

Nonostante tale delibera sia stata sottoscritta da tutti i dirigenti delle aree interessate ad oggi le attività commerciali continuano ad essere vessate.

A questa spiacevole situazione che interessa decine e decine di attività di somministrazione, si aggiunge il sequestro di alcuni Dehors nel centro cittadino con concessione di suolo pubblico permanente e permesso a costruire ante-covid.

Ad oggi sono ben quattro le attività commerciali che si sono viste non solo negare uno spazio in concessione, ma addirittura sequestrare i relativi dehors, accompagnando tali sequestri da denunce penali su diversi articoli concernenti l’abuso edilizio.

E’ noto, anche grazie alla stampa locale ed ai vari articoli di testate giornalistiche online, che una delle cause principali di tali avvenimenti riguardanti sia le mancate autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico temporanee che le concessioni di suolo pubblico permanenti ante-covid, sia la diversa interpretazione che il nuovo Comandante della Polizia Locale dà al Codice della Strada rispetto al precedente Comandante.

Viene asserito che in base all’articolo 20 del Codice della Strada è vietata ogni tipo di occupazione della carreggiata. Sulla base di questo articolo vengono elevate sanzioni, chiusure di attività e sequesto dei dehors definendo tali occupazioni pericolose.

Essendo questa una situazione per noi del tutto paradossale ed avendo già ricevuto in passato le dovute autorizzazioni firmate e sottoscritte con relativo parere favorevole della Polizia Locale, ci siamo rivolti ad alcuni professionisti ed esperti del settore nonche avvocati preparati in materia.

Asserito quello che recita l’articolo 20 del codice della strada e premettendo che tutte le richieste di occupazione di suolo pubblico ad Aversa sono richieste di occupazioni su stalli di sosta o porzioni di strada gia delimitate da fioriere comunali o piazze sopraelevate inibite al traffico veicolare, illuminante è la Sentenza della Corte di Cassazione, sez. II del 23 aprile 2007, n.9676 che recita testualmente “per il fatto stesso che l’amministrazione ha destinato alla sosta parte della strada, ha escluso di fatto e di diritto che i relativi spazi facessero parte della carreggiata da intendersi ragionevolmente come quella parte di strada destinata alla circolazione dei veicoli”.

Sentenza, questa, che smentisce senza mezzi termini una fantasiosa applicazione del Codice della Strada, sentenza supportata, inoltre, dalle innumerevoli occupazioni degli stalli di sosta presenti su tutto il territorio nazionale.

Tanto è che in qualsiasi regolamento comunale sul territorio nazionale sono previste le occupazioni degli stalli di sosta, siano essi a pagamento o no.

Non ultime le Sentenze del Consiglio di Stato, una dell’Aprile 2018 e l’altra di Maggio 2019, le quali davano ragione a due ristoratori del Comune di Roma che richiedevano l’occupazione rispettivamente di strisce blu e strisce bianche. Per i giudici, proponendo sempre testuali parole: “nelle aree a sosta a tariffa su viabilità locale non vige alcun divieto di concessione di occupazione di suolo pubblico”.

Nonostante il Consiglio di Stato, con sentenza datata 29 Marzo 2019, imponeva al Comune di vagliare la domanda di occupazione di suolo pubblico, lo stesso Comune rimaneva ancora inerme costringendo poi gli avvocati dei due ristoratori a rivolgersi al Prefetto della Capitale. Nè conseguì la vittoria da parte dei due ristoratori che ad oggi, anche grazie alle proroghe governative, continuano a beneficiare di tali occupazioni.

Nonostante le varie sentenze sia di Cassazione che di Consiglio di Stato di cui abbiamo riportato diciture, numeri e date, registriamo alla nostra e alla vostra attenzione il parere del Comandante della Polizia Municipale del Comune di Salerno nel 2019, Diodato Sarno, che a mezzo stampa risolveva un caso sollevato da alcuni residenti della zona, che evidenziavano la pericolosità delle occupazioni suolo pubblico sugli stalli di sosta.

Il Comandante che aveva concesso autorizzazioni su sagrato di piazza sant’Alfonso e sulle strisce blu di via Marconi affermava e riportiamo testuali parole:” Riguardo l’articolo 20 del codice della strada, è un pò una forzatura sotto certi aspetti. Perchè se faccio i parcheggi è per consetire alla vettura di sostare previo pagamento. Però dobbiamo anche dire, che la strada poichè di proprietà comunale, per un certo periodo, invece di far sostare l’auto, faccio sostare altro.”

Evidenziato ciò, le associazioni ed i comitati dei commercianti, non si spiegano quali siano le motivazioni addotte ed il perpretare di azioni così repressive nei confronti della categoria, nonostante tali sentenze e pareri siano facilmente reperibili e consultabili, atteso che l’amministrazione comunale di Aversa a nostra conoscenza dovrebbe annoverare tra le proprie fila professionisti ed anche avvocati del settore.

Inoltre , pare, che i nostri amministratori, dimentichino che il Comune di Aversa, con deliberazione del Consiglio Comunale n.6 del 22/03/2013, possiede gia un regolamento per l’installazione di manufatti tipo “Dehors”, ove si evince dall’art.4 comma 6 e 7 che:”l’installazione dei dehors è consentita solo sulle aree parcheggio e sui marciapiedi”.

Si dimentica inoltre che in tutto il Centro ed in parte del Centro storico attualmente è in vigore la Zona a traffico Limitato(ZTL), la quale riduce se non del tutto ma sensibilmente il pericolo addotto, secondo i nostri amministratori e la Polizia Locale, alle occupazioni.

La Polizia Locale, ritenendo illeggitimo il Regolamento “DEHORS” approvato dal Consiglio Comunale di Aversa, a questo punto illeggitima lo stesso capitolato delle strisce blu, alla quale vi ha partecipato una società privita che utilizza lo stesso suolo pubblico a scopo di lucro così come chiedono gli stessi somministratori di alimenti e bevande che le scrivono.

Oltretutto, non si riesce a capire secondo quale criterio, la stessa Amministrazione e la stessa Polizia Locale, durante le festività di Natale o qualsivoglia occasione durante l’anno, conceda occupazione di suolo pubblico a giostre, bancarelle, gazebo informativi, gazebo di partiti politici, fiere, luminarie, addobbi e quant’altro, sia durante che al termine degli orari vigenti di ZTL.

Come viene asserito dalla polizia locale, bisogna individuare un percorso alternativo e quindi creare un’Area Pedonale per poter concedere occupazioni di suolo pubblico, ma questo a quanto pare vale solo ed esclusivamente per le attività di somministrazione, tanto è vero che proprio nel periodo dello scorso Natale è stata montata nelle centralissima Piazza Municipio addirittura una ruota panoramica con strada aperta al traffico veicolare di mattina.

Infine e non dilungandoci oltre, poichè sarebbero tanti gli esempi e gli elementi da portare alla vostra attenzione, da non poterli descrivere in una semplice missiva, siccome la nostra amministrazione comunale rimane sorda ai nostri richiami ci rivolgiamo a lei Ill.mo Prefetto.

Le richiediamo, ove possibile, un incontro per illustrarle al meglio la problematica oppure di intercedere presso gli amministratori del Comune di Aversa.

Consci dell’ottimo lavoro che sta svolgendo nella città di Caserta, della concertazione con gli operatori commerciali e degli ottimi rapporti che intrattiene con le associazioni di categoria, facciamo appello a lei affinchè intervenga prima possibile a risoluzione della questione, che per noi diventa di vitale importanza visto il periodo storico che stiamo affrontando.

Fiduciosi di un suo positivo riscontro.

Distinti saluti

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Redazione

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