Aversa. Dov’è la nuova gara per sostituire la Sogert?
Il prossimo 29 luglio 2023 scadrà il contratto tra il Comune di Aversa e la Sogert. Potrebbe essere un momento felice per i cittadini Aversani che si libererebbero di una società esattrice che non ha brillato né per trasparenza, né per modalità delle azioni esecutive.
In pratica, circa dieci mesi della scadenza contrattuale, la Giunta dovrebbe dare un atto di indirizzo e i dirigenti dovrebbero approntare la procedura per una nuova gara di appalto che dato l’importo elevato sarebbe svolta non dal Comune ma dalla Stazione Unica Appaltante presso la Prefettura.
Perché non si muove foglia in merito?
In realtà, tra gli oramai incupiti corridoi del comune si vocifera che il contratto tra il Comune e la Sogert prevederebbe all’art 4 – punto 4.2 – la possibilità per l’amministrazione Golia di prorogare il contratto in deroga di altri 3 anni se richiesto almeno 90 giorni prima. Ma per alcuni, questa postilla sarebbe stata inserita nel contratto ma nel bando di gara non se ne troverebbe traccia. Ciò, se vero, aprirebbe la strada ad una miriade di ricorsi.
Ma il discorso è un altro! A chi conviene trattenere la Sogert ad Aversa?
I pignoramenti fatti l’altro Natale, denunce per notifiche dubbie, i doppi pignoramenti sia sullo stipendio, sia sul conto corrente per lo stesso tributo; le somme incassate sul conto corrente della Sogert e non su quello del Comune… il Garante della Privacy che apre un fascicolo per capire se la Sogert ha inviato o meno illegittimamente i dati dei contribuenti alle banche che non hanno rapporti con i cittadini, non hanno fatto scattare nessun campanello di allarme?
E questo è un altro punto cruciale. Se Tizio deve avere soldi da Caio – in forza di titolo esecutivo deve fare il pignoramento solo nella banca dove Caio ha il conto corrente – fa una richiesta all’Agenzia delle Entrate che gli comunica lo stato patrimoniale – certamente non può andare “a strascico” effettuando pignoramenti in tutte le banche del circondario portando a queste ultime informazioni riservate sullo stato patrimoniale di Caio.
Dopo tutto quello che è successo, non sarebbe meglio che Golia & Co dessero un segnale di distensione ai cittadini aversani?
Per quale motivo ci si vuole sforzare di trattenere la Sogert ad Aversa per altri tre anni e in un periodo dove Golia sicuramente non sarà più il Sindaco di Aversa?
Il nuovo Sindaco si troverebbe in caso una figura “indesiderata” con la quale fare la guerra tutti i giorni. Situazione che già si è verificata in altri comuni.
Infatti sulla circostanza che Alfonso Golia venga rieletto, nessun aversano scommetterebbe più… Nemmeno un euro! Troppi gli errori, troppi i silenzi, troppi gli sbagli politici amministrativi, troppe le promesse non mantenute. Sono finiti i tempi dello zainetto rosso, del megafono e delle urla ‘non faremo inciuci con nessuno’. L’inciucio c’è stato… Eccome! Forse se Golia invece di fare il ribaltone si fosse dimesso avrebbe avuto ancora l’opportunità di essere rieletto ma scegliendo di mantenere la poltrona a tutti i costi ha rotto indissolubilmente il rapporto con chi l’ha votato vedendo in lui il nuovo.
Che quella attuale sia la peggiore amministrazione di sempre non lo dicono solo i cittadini ma anche illustri politologi e studiosi. Mai prima di adesso la città ha avuto un periodo cosi buio. A sostenere l’amministrazione Golia è rimasto solo un manipolo di affezionati spesso speranzosi di un incarico o di un favore. Anche coloro che attualmente lo sostengono in Consiglio Comunale stanno già preparando le prossime candidature e non certo al fianco di Golia.
di Stefano Montone