Aversa. Rendiconti 2020-2022, esposto-querela in Procura

Adesso posso. Ho le prove. La prossima settimana presenterò esposto-querela alla Procura della Repubblica per false attestazioni e certificazioni nei rendiconti approvati dal 2020 al 2022 e nei relativi bilanci di previsione. La prova di quanto affermo è contenuta nel Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (e negli allegati) portato, ieri 17.03. 2023, all’attenzione del Consiglio Comunale per l’approvazione”. A dirlo, tramite nota stampa, la consigliera comunale di minoranza Eugenia D’Angelo.

“Hanno manipolato l’entità dei debiti fuori bilancio, sottostimandoli, occultandoli, per evitare la dichiarazione di dissesto già nel 2020. Hanno manipolato l’entità del contenzioso, sottostimandolo, per evitare di appostare il Fondo Contenzioso e il Fondo Rischi Legalinella misura corretta. Hanno sopravvalutato i crediti (residui attivi) e sottovalutato i debiti (residui passivi) del Comune di Aversa attestando equilibri inesistenti. E gli atti di ricognizione non contengono nessuna indicazione dei dati contabili rinviando a dei generici allegati. E manca, come sempre, la dichiarazione del Dirigente all’Area Finanziaria con la quale gli atti di ricognizione devono essere asseverati. L’onere è trasferito sulla Giunta Municipale e, infine, sui Consiglieri Comunali che approvano il riaccertamento dei Residui attivi e passivi come allegati ai Rendiconti”.

“Un solo esempio, per non dilungarsi troppo. Nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale, pag. 94, sono riportati debiti fuori bilancio per euro 4.410.700,49. Questo debito fu oggetto di una mia interrogazione a risposta scritta nel marzo 2021 nella quale sostenevo che, a mio avviso, non erano presenti le corrispondenti poste passive (impegni di spesa e residui passivi) per gli anni (2009-2014) richiamati nel sollecito di pagamento. Ergo questa somma non poteva essere rateizzata senza un preventivo riconoscimento del relativo debito fuori bilancio in Consiglio Comunale. Perché non c’è stato il riconoscimento di questo debito fuori bilancio? Perché ciò avrebbe comportato il riconoscimento del dissesto nei conti comunali. L’interrogazione, ovviamente, fu inviata anche al silente Collegio dei Revisori senza che si degnassero di alcuna verifica. Fu il gruppo consiliare di La Politica Che Serve che rispose dicendo che avrei dovuto imparare a fare le addizioni: forse, le addizioni dovrebbe imparare a farle qualcun altro e i consiglieri avere l’umiltà di chiedere scusa. Se non ricordano, basta andare sulla pagina Facebook di La Politica Che Serve: ho conservato gelosamente tutti gli screenshot. Sapete chi ha firmato il riaccertamento straordinario dei residui nel 2015? L’attuale Dirigente all’Area Finanziaria. E come avrebbero potuto essere espletati i concorsi per i Dirigenti nel 2022 se l’Ente fosse stato già in dissesto?”.

“Oppure vogliamo parlare del contenzioso generato dalle cause dei condomini (si possono trovare sull’albo pretorio del Comune di Aversa) per l’eccepita prescrizione dei canoni idrici? Se sono andati a sentenza, dovremmo trovare, in caso di soccombenza (e me ne risultano parecchie) il relativo debito fuori bilancio oppure dovremmo trovare il giudizio ancora incardinato nell’elenco del contenzioso contenuto nel Piano ex art. 243 bis. Dove stanno? O forse non si vuole mettere mano ai canoni idrici?”.

“Oppure vogliamo parlare del debito di oltre 3.000.000 di euro vantato dalla Provincia di Caserta? Dove sta? Che fine ha fatto? Sono solo alcune delle criticità che sottoporrò all’analisi della Procura della Repubblica. Per la quantificazione del danno erariale, in capo a chi ha manipolato e a chi ha approvato rendiconti e preventivi falsi, ci penserà la Procura della Corte dei Conti”.

“La battaglia per il rispetto del mandato elettorale, per il rispetto dell’impegno “l’operazione verità sui conti” non termina qui”.

Redazione

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