Brucellosi, Ronghi: “attuare subito odg approvato dal Senato”
“La vertenza bufalina casertana è un esempio assoluto dell’attacco che stano subendo anche in Campania le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia italiana e del lavoro che rischia di scomparire”. Lo afferma, commentando la manifestazione degli allevatori bufalini casertani di oggi, Salvatore Ronghi della CNAL
“La vicenda degli abbattimenti per sospetta infezione di oltre 100 mila capi risultati poi sani alle indagini post mortem, della chiusura di oltre 300 piccole e medie aziende zootecniche , in palese violazione delle norme europee e di qualsiasi principio scientifico è una questione nazionale che va affrontata a Roma immediatamente, per la precisa e manifesta volontà di De Luca di non voler retrocedere nemmeno di un passo con le sue politiche degli abbattimenti indiscriminati, nonostante il clamoroso fallimento di scelte discutibili che hanno portato solo all’aumento dei casi e delle zone cluster”.
“Servono i cortei e le manifestazioni di protesta contro la Regione Campania, ma oggi serve soprattutto l’attuazione da parte del governo Meloni, dei principi e delle specifiche azioni previste dall’ordine del giorno, presentato come primo firmatario dal presidente della Commissione Agricoltura Luca De Carlo e promosso dai senatori campani Petrenga, Rastrelli, Iannone, Cosenza e Matera ed approvato al Senato col parere favorevole del governo il 15 febbraio scorso – sottolinea Ronghi – col quale si riconosce all’imprenditore bufalino il ruolo di primo operatore della sicurezza alimentare aziendale, il suo diritto alla contro diagnosi dei casi di infezione, puntualmente solo sospetti, rilevati dai blitz dell’Asl, l’approvazione dei piani provinciali per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi bufalina da parte dei due ministeri competenti, Agricoltura e Salute, l’istituzione di un tavolo di monitoraggio partecipato da tutti i soggetti per la verifica costante dell’attuazione delle norme europee e delle indicazioni dell’organizzazione mondiale per la sanità animale, e la tracciabilità del latte bufalino”.
“Bene le indagini conoscitive, meglio ancora l’azione di governo che attraverso l’attuazione di questi punti restituisca diritti, ruolo e dignità agli allevatori, ne salvi le imprese, salvaguardi gli animali e tuteli il patrimonio bufalino casertano sul quale si sono annidati troppi e troppo opachi interessi”, conclude Ronghi