Disagi ad Aversa, cittadino scrive al sindaco Golia

“Spettabile redazione de larampa.it, chi le scrive è un modestissimo cittadino di Aversa, Cristoforo Gatto. Questa è una lettera per il sindaco di Aversa, dott. Alfonso Golia.

Ecco il testo completo:

Secondo la normativa vigente, il Comandante risponde solo e soltanto al Sindaco. Come recita l’articolo 9, c . 1, l. n.65/86: “il Comandante del Corpo di Polizia Municipale è responsabile verso il Sindaco dell’addestramento, della disciplina e dell’impiego tecnico-operativo degli appartenenti al Corpo”. Innanzitutto faccio i complimenti al comandante Antonio Piricelli della polizia municipale di Aversa per il suo gravoso compito di comandante di più municipalità oltre ad Aversa, San Marcellino e Casavatore che svolge con dedizione il suo lavoro alle dipendenza del sindaco di Aversa. Il suo comportamento un po’ rigido dovuto al ruolo che svolge non sempre a volte collima con le esigenze dei cittadini in quanto ciò si riversa anche su quelle che sono delle piccole sciocchezze quotidiane dove in questi casi sarebbe più logico a mio avviso avere una maggiore elasticità nella gestione di questi problemi. Per esempio avevo chiesto l’installazione di dissuasori in una parte di Via Orabona in quanto la corsia riservata ai pedoni viene occupata dalle auto in sosta creando pertanto disagio a questi ultimi costretti a sporgersi sul lato delle auto in transito creando per l’appunto disagio e pericolo per il pedone. Non solo non sono stato ricevuto dal comandante come promesso ma sono stato liquidato con poche parole senza una spiegazione attendibile. Non voglio fare polemica sulle installazioni dei dissuasori che di fronte a problemi ben più seri sono una vera sciocchezza ma c’è da dire che via Orabona un arteria centrale del quartiere limitore alternativa a via Roma dove non esistono marciapiedi, non esistono controlli della polizia municipale in quanto il personale scarseggia e dove viene negato la possibilità di installare i dissuasori chiedo quale sia la soluzione più giusta per questa arteria. Le istituzioni locali devono essere a mio modesto parere più comprensibili verso i cittadini e da circa 30 anni che si discute il riammodernamento di via Orabona ricordo che ad allora ero più di un ragazzo e ci ritroviamo ancora oggi a discutere quando e se si rifà la strada di Via Orabona. L’inerzia delle istituzioni locali non può essere pagata dai cittadini che in questo modo sono costretti a subire anche danni economici. Cosi come tutta l’amministrazione comunale povera di personale arreca disagio ai cittadini anche per il rilascio di un semplice certificato, sono venuto a conoscenza di persone che per fare un cambio di residenza ci impiegano circa un anno, assumere lavoratori interimali almeno nei posti strategici dell’amministrazione, per ridurre tale disagio potrebbe essere una soluzione a questo problema, come già riportato prima è identico a quello della polizia municipale, non è un caso che il comandante divida la sue prestazioni con più comuni, perché, questo problema è identico a quello della maggior parte dei comuni italiani. Questo certamente inficia la qualità dei servizi, quello che più mi ha colpito è stato quando ho chiesto ad una vigilessa l’installazione dei dissuasori, mi ha risposto : “di non sapere cosa fossero i dissuasori”, pero conosceva cosa fosse il paletto. Da alcuni anni questa città ritorna a dormire, sarebbe ora di investire di più nella cultura, non bisogna trascurare che la città possiede due università(Architettura e Ingegneria) che assieme nell’ex Maddalena potrebbero formare un politecnico. Ci vorrebbe la realizzazione di un teatro che faccia da punto di riferimento per tutto l’agro. Un conservatorio nella città di Domenico Cimarosa. Tutto questo viene dibbatutto tra gli Aversani che appartengono a diverse generazioni e che sentono più l’aversanità, meno invece per i nuovi aversani. Ma per fare tutto questo sarebbe importante che la politica aversana avesse i giusti attributi, che invece gli sono mancati quando bisognava istituire la provincia di Aversa, la cui proposta fu stretta tra chi affermava che potesse diventare preda della criminalità e un agguerrito  provincialismo Casertano e Napoletano più duro che mai che si riuscì fortunatamente a scavalcare solo alla costituzione del tribunale di Aversa grazie al ministro Cancellieri. L’attacco alla provincia di Aversa arrivò attraverso alla trasmissione Report di Rai 3, poi si scoprì che alla criminalità interessava mantenere l’attuale status quo e non stravolgere l’assetto territoriale con le riforme locali. Questo è quello che ci dice la storia e che ci raccontano gli Aversani. Nella speranza che almeno questi piccoli problemi quotidiani vengano risolti, auguro al sindaco di poter svolgere il suo lavoro nel migliore dei modi.

Miei lauti saluti, Cristoforo Gatto

Redazione

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