Furbetti cartellino Asl Napoli 1: 101 mesi di sospensioni

Centouno mesi di sospensioni senza stipendio e due licenziamenti: si è concluso il procedimento disciplinare a carico dei dipendenti dell’ASL Napoli 1 Centro coinvolti nell’ambito dell’indagine “furbetti del cartellino” e condannati in primo grado, nei mesi scorsi, di 33 dipendenti.

Le sanzioni disciplinari riguardano gli stessi imputati condannati, per i quali sono state definite sospensioni senza diritto alla retribuzione, mentre per i 49 assolti sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare la sussistenza di eventuali responsabilità sotto il profilo disciplinare o per danno non patrimoniale.

Nel complesso, le sospensioni – che avranno decorrenza dal primo aprile 2023 e non risparmiano il personale ormai in pensione – ammontano appunto ad un totale di 101 mesi, di cui 71 per il personale allo stato ancora in servizio. Sono invece due i dipendenti licenziati: un operatore socio sanitario ora in quiescenza e un infermiere, che però era già stato licenziato nell’ambito di un altro procedimento disciplinare relativo alla cosiddetta vicenda degli “stipendi gonfiati”.

“Si definisce finalmente un capitolo molto doloroso della storia di questa Azienda”, dice il direttore generale Ciro Verdoliva. “Un capitolo che ha macchiato per lungo tempo l’immagine di tutti. Anche di quella parte di dipendenti, che sono la grande maggioranza, che dedica alla ASL Napoli 1 Centro la propria vita con professionalità e abnegazione. È proprio a questi dipendenti che abbiamo voluto dare un messaggio forte e rispettoso dei loro sani comportamenti sanzionando in modo deciso, invece, chi ha commesso quei crimini”.

(ANSA)

Redazione

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