65enne statunitense colto da infarto salvato dalla Polizia
Era stato colto da infarto acuto del miocardio in Piazza Cahen, il 5 aprile scorso, alle 11.30, proprio in prossimità dell’ingresso della sede della Polizia di Stato di Orvieto.
Un cittadino, che aveva notato l’uomo che si era accasciato a terra, era entrato nel Commissariato di Pubblica Sicurezza per avvertire il personale e, immediatamente, due Assistenti in servizio in Sala Operativa, avevano preso il defibrillatore in dotazione ed erano usciti per soccorrere l’uomo che mostrava difficoltà respiratoria e scarsissima reattività agli stimoli visivi e sonori.
I poliziotti, come poi accertato successivamente dal medico di emergenza territoriale del 118, hanno applicato prontamente, e soprattutto correttamente, gli elettrodi, ponendo, come da protocollo, la persona in condizioni da favorirne il primo soccorso, per effettuare l’analisi da parte del macchinario, che non ha richiesto l’attivazione della scarica elettrica, consigliando invece la rianimazione cardiopolmonare, pratica subito avviata da uno dei due, ma poi sospesa poco dopo perché le pulsazioni del cuore si mantenevano buone.
L’uomo, leggermente ripresosi, era riuscito anche a pronunciare qualche parola in inglese, dicendo di cercare la moglie, rintracciata poi alla stazione ferroviaria, dove, preoccupata, stava aspettando il marito.
All’arrivo del 118, l’uomo lamentava ancora forti dolori al petto, ma i sanitari costatavano che il battito cardiaco era apprezzabile e i parametri vitali ancora buoni e diagnosticavano un infarto in corso.
Mentre l’uomo veniva trasportato in ambulanza al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Terni e la Squadra Volante accompagnava la moglie al Centro Studi di Orvieto – dove il cittadino americano insegna – uno dei due poliziotti intervenuti, era stato tutto il tempo al telefono con il medico per fornirgli più informazioni possibili, chiedendo anche dettagli alla donna sulle sue condizioni sanitarie, informazioni preziose, che hanno permesso ai medici di stabilizzare il paziente.
Il giorno successivo, con un’email inviata al Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, il medico dell’emergenza territoriale del 118 ha voluto ringraziare il personale intervenuto che aveva “tempestivamente e correttamente eseguito le manovre previste” e, proseguendo “la catena della sopravvivenza è una fase importantissima in tutta la sua applicazione, ma non può prescindere dal primo anello della chiamata e gestione in attesa del personale qualificato, così esemplarmente svolto dagli agenti del Commissariato di Orvieto (sul posto e in Centrale Operativa)”.