Carcere Aversa, detenuto violento: SiNaPpe chiede intervento

“Da diversi giorni si sta rendendo responsabile di atti provocatori violenti, aggressioni e ingenti danneggiamenti dei beni dell’amministrazione, a seguito dei quali ci risulta che siano già state redatte diverse relazioni, denunce e richieste di allontanamento, in considerazione della evidente difficoltà di gestione dello stesso”. E’ quanto si legge nella missiva del sindacato SiNaPppe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) inviata agli organi preposti in merito ad un detenuto – proveniente dal CP Secondigliano – che sta creando confusione nella presso la C.R. di Aversa.

“Orbene, premesso che non è nostra intenzione, né competenza, suggerire a codesta amministrazione gli interventi da intraprendere nel caso in questione, ciò che ci preme evidenziare è lo stato di svilimento e di frustrazione che sta vivendo il personale della C.R. di Aversa, in merito agli eventi critici che da tale situazione di ingovernabilità stanno scaturendo e che costringono i poliziotti a frequenti interventi che mettono a repentaglio l’incolumità degli stessi. È di tutta evidenza, quindi, la necessità di intraprendere idonee iniziative affinché il detenuto in questione sia trasferito in un altro istituto più idoneo, soprattutto a livello strutturale, a comprimerne la ormai manifesta pericolosità. Peraltro, ci risulta che l’indole violenta del detenuto in argomento stia creando problemi di gestione dell’ordine e della sicurezza dell’istituto di appartenenza in quanto lo stesso, proprio in virtù di tali atteggiamenti sembrerebbe inviso alla maggior parte della popolazione detenuta ivi ristretta”.

“In particolare, visto il clima attuale di tensione creatosi tra il personale di polizia penitenziaria, dovuto anche al continuo ripetersi di eventi critici di difficile gestione, riteniamo che non sia più procrastinabile la necessità di intervenire con decisione e senza esitazione onde evitare o limitare la reiterazione di simili episodi. È superfluo sottolineare, infatti, che tutto ciò contribuisce ad alimentare tra i poliziotti penitenziari una sensazione di insicurezza e di sfiducia che incide notevolmente sul benessere psicofisico degli stessi, già messo o a dura prova da carichi di lavoro sempre più insostenibili. In virtù di quanto sopra rappresentato e nell’ottica, sicuramente condivisa, di salvaguardare il benessere e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la C.R. di Aversa si invita codesto Ufficio a far conoscere alla scrivente O.S. gli interventi attuati nel caso in questione, anche alla luce della circolare DAP del 9 ottobre 2018, a firma del Capo del Dipartimento, nonché della Sua recente direttiva che dispone il trasferimento immediato ad altri istituti del distretto dei detenuti più facinorosi che abbiano messo in atto aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria”.

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Redazione

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