Due nuovi ingressi in Forza Italia

Caterina Chinnici lascia il Pd e approda a Forza Italia. Un addio clamoroso per colei che per due volte è stata eletta all’Europarlamento con i democratici e che ha guidato il centrosinistra alle ultime elezioni regionali in Sicilia, sconfitta poi da Renato Schifani.

“MI SONO SENTITA SOLA”

Dopo ore di indiscrezioni, l’intervista sul ‘Corriere della Sera’ che ufficializza l’ingresso nella famiglia del Ppe. “Io ero una indipendente, lo sono e lo sarò sempre e così ho deciso di aderire al Ppe, nella delegazione di Forza Italia”, le parole della figlia di Rocco Chinnici, magistrato ucciso dalla mafia nella strage di via Pipitone Federico. E ancora: “Sono stata sempre una moderata. In questo ultimo periodo, ma in generale nel corso di questa legislatura, che ha visto cambiare profondamente il Parlamento, mi sono sentita sempre più a disagio. Io sono un tecnico, non un politico, ho sempre lavorato sui temi giuridici, sulla sicurezza. E su queste tematiche ultimamente mi sentivo molto sola”. E alla domanda sui rapporti con la neo segretaria del Pd Elly Schlein, Chinnici risponde: “Conosco Elly da tanto, ne apprezzo l’autenticità dell’impegno. Ma su alcuni temi abbiamo visioni diverse, e inoltre il gruppo dei socialisti e democratici nel tempo si è spostato sempre più a sinistra. Troppo, per me”.

DALLA CHIESA: “FELICE DELLA SCELTA DI CATERINA

Forza Italia, che alcuni giorni fa in Sicilia ha accolto anche l’ex nemico M5s Giancarlo Cancelleri, apre le porte a Chinnici: “Sono felice che abbia scelto di unirsi a noi”, dice la deputata azzurra Rita Dalla Chiesa, figlia del generale dei carabinieri ucciso dal piombo di Cosa nostra in via Isidoro Carini, a Palermo. “Caterina e io abbiamo vissuto lo stesso dolore – aggiunge Dalla Chiesa, che avrebbe avuto un ruolo nella decisione di Chinnici -. Non dimentico l’aiuto psicologico che diede suo padre ai miei fratelli e a me quando venne ucciso il mio. Con Falcone ha passato ore ad ascoltarci, a scrivere le nostre testimonianze, a chiedere, a cercare di capire”.

L’EX M5S CANCELLERI PASSA IN FORZA ITALIA

L’ex vice ministro delle Infrastrutture, che nei giorni scorsi aveva annunciato l’addio ai pentastellati, arriva a convention già iniziata e prende posto in seconda fila, dietro a Schifani. Il governatore lo chiama in causa sul finale del proprio intervento, lui si alza e saluta i nuovi compagni di partito, accolto in verità da un timido applauso. Schifani spiega: “C’è un’area moderata di centro che Forza Italia, dopo il fallimento del terzo Polo, deve intercettare. Abbiamo il dovere di essere aperti a dialogo e di non chiedere le porte, come non le abbiamo chiuse nei confronti di Cancelleri che accolgo con piacere. Ho seguito la sua attività al ministero delle Infrastrutture e posso dire che ha sempre tutelato gli interessi della Sicilia con grande spirito istituzionale”.

“IN FI HO TROVATO UNA FAMIGLIA CON DEI VALORI”

“Oggi c’è una famiglia di valori che mi può accogliere e che lo ha fatto nonostante io abbia espresso delle parole dure, anche nei confronti di Schifani, in campagna elettorale – ancora Cancelleri -. Schifani ha voluto andare oltre e io mi sono reso conto che probabilmente in passato ho fatto delle valutazioni errate: invece di continuare a fare degli errori ho cambiato”. E a chi gli chiede se rinneghi il passato, Cancelleri risponde: “Non rinnego nulla. In questi dieci anni ho lavorato per i siciliani, anche quando ero a Roma. Perché dovrei rinnegare quel lavoro e quei sacrifici? Non rinnego neanche la mia militanza nel M5s e l’avere creato un movimento che ha fatto parte della storia democratica di questo Paese, ma che oggi non mi appartiene più. Io oggi aderisco a Forza Italia“.

PSICODRAMMA PD

Psicodramma, invece, nel Pd siciliano. “Apprendere a mezzo stampa di una scelta così complessa e delicata senza prima interloquire direttamente, non dico riservatamente, innanzitutto con il partito che le ha consentito di fare due legislature europee e che l’ha scelta come candidata alla presidenza della Regione Siciliana – sostiene il segretario dem Anthony Barbagallo – è innanzitutto una caduta di stile che non mi aspettavo da una persona come Caterina Chinnici, che dell’etica e della correttezza ha sempre fatto un biglietto da visita irrinunciabile”. Barbagallo si dice “basito, incredulo e perfino disgustato” dopo aver letto l’intervista di Chinnici. Rincara la dose anche Antonello Cracolici, esperto deputato del Pd all’Ars e presidente della commissione Antimafia regionale: “Caterina Chinnici dovrà interrogarsi rispetto alla sua storia e alla sua coerenza per le quali è stata candidata ed eletta interpretando il senso di questi valori. Forse andrebbe detto con onestà che abbiamo sopravvalutato la sua capacità di interpretare questa speranza agli occhi degli elettori”.

LOMBARDO (MPA): “STIMA E AMICIZIA PER CHINNICI”

Non si scompone più di tanto, invece, Raffaele Lombardo. L’ex presidente della Regione Siciliana guidò una giunta regionale nella quale Chinnici ricopriva il ruolo di assessora alla Famiglia. “Ma era presente come ‘indipendente’”, precisa il leader Mpa contattato telefonicamente dalla Dire. L’ex governatore ha parole d’elogio per Chinnici: “I rapporti di amicizia, stima e simpatia prescindono dalle appartenenze politiche e così è stato tra me e lei. La ritrovo nel centrodestra a distanza di anni dalla esperienza di un governo che era sostenuto dal centrodestra. Quel rapporto permane ancora oggi”.

DI BATTISTA: “CANCELLERI? PARABOLA INDEGNA, IO MI VERGOGNEREI COME UN LADRO”

Il passaggio di Cancelleri in Forza Italia risveglia l’animus pugnandi del compagno di tante campagne elettorali, Alessandro Di Battista. L’amico di un tempo va giù duro su Facebook:”Ricordo gli attacchi di Giancarlo Cancelleri nei miei confronti quando lasciai il Movimento 5 Stelle per quell’ignobile sostegno al governo Draghi. Governo che, tra l’altro, permise a Cancelleri stesso di incassare qualche stipendiuccio in più come sottosegretario alle Infrastrutture (piazzato da Di Maio che l’altro giorno se ne stava pacioso in una tavola rotonda a mangiare accanto ad Angelino Alfano)”.

‘DIBBA’ CONTRO CANCELLERI

‘Dibba’ poi rincara la dose: “Ricordo interviste piuttosto meschine da parte sua colme di livore (mi chiamava ‘DisFattista’ perché non volevo l’alleanza con il Pd) e rimproveri pubblici. Magari sperava che attaccare me ed inumidire le natiche draghiane gli avrebbe garantito qualche posto al sole. Ricordo quando Giancarlo Cancelleri mi definiva un nostalgico, uno che non capisce la complessità della politica, uno rimasto ai tempi di Casaleggio, uno incapace di evolversi. Ebbene in queste ore Cancelleri (che ha abbandonato il Movimento non per ragioni politiche ma solo perché non gli hanno permesso di candidarsi ancora una volta) sta partecipando alla convention di Forza Italia a Palermo. È forse questa l’evoluzione che non sono riuscito a comprendere? Guardate. Cancelleri è seduto dietro Schifani. Ricordo quello che diceva sia pubblicamente che privatamente di Schifani stesso“.

“Che parabola indegna- aggiunge-. Io mi vergognerei come un ladro al suo posto. Ma evidentemente c’è chi la vergogna proprio non la conosce come ormai non conosce la vita al di fuori dei palazzi. Gente che ha perso la testa al primo ‘onorevole’ ascoltato. Gente che ha perso il contatto con la realtà alla prima tartina offerta. Che preferisce la promessa di una poltrona alla dignità personale e che ora è costretta pure a ridere alle battute di Schifani per tentare di accreditarsi un po’. A Roma abbiamo un detto: ‘Al culo che non ha mai visto camicia er canavaccio je pare seta’”.

“DI BATTISTA? È UN AMICO MA NON MI FREGA DI CIÒ CHE SCRIVE”

Secca la replica di Cancelleri: “Ad Alessandro piace fare queste cose, piace fare i post su Facebook. Gli mando un grande saluto, per me rimane una persona e un amico a cui voglio bene. È libero di scrivere quello che vuole, a me non frega assolutamente niente, come non mi frega dei tanti che in queste ore stanno scrivendo”.

“NON HO TRADITO NESSUNO, FI NON MI STA DANDO NULLA”

L’ex vice ministro spiega ancora cosa lo ha spinto al ‘grande passo’ verso il nemico di un tempo: “Io non ho tradito nessuno. Non ho elettori in questo momento perché non ho nessun incarico. Non sono candidato e non ho nessun ruolo istituzionale, in Forza Italia non porto nulla e il partito non mi sta dando nulla. Mi sono sentito apprezzato da Schifani per il lavoro che ho fatto, pur non essendo esponente del suo partito – aggiunge -. Schifani ha riconosciuto i sacrifici e gli sforzi che ho portato avanti”.

“DA OGGI COMINCIA UN LAVORO DURO”

E parlando del futuro, Cancelleri evidenzia: “Per me sarà estremamente complicato e difficile, Forza Italia non è un partito al quale ho contribuito, ma le parole pronunciate dal presidente Schifani in interlocuzioni private hanno pesato per l’80% nella decisione che ho preso. In tanti, pubblicamente e privatamente, mi stanno dicendo che ho fatto la scelta giusta, e che sono ben contenti di avermi in questa famiglia. Da oggi comincia un lavoro duro e complicato per dare il mio apporto a una famiglia che è già grande e che ha una sua struttura – continua -. Mi metto a disposizione del presidente Schifani e di chi ne avrà bisogno”.

“CON LIMITE 2 MANDATI POSSIBILI ALTRI ADDII”

Poco prima di lasciare il Politeama, però, una frase sibillina rivolta proprio agli ex amici del M5s: “Se altri miei ex compagni potrebbero fare la mia stessa scelta? All’Ars e nel Parlamento nazionale, visto il limite dei due mandati, probabilmente qualcuno un pensiero lo farà”.

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