All’ospedale Cardarelli effettuata una biopsia tra i due polmoni
Il reparto di Pneumologia Interventistica dell’ospedale Cardarelli di Napoli ha effettuato, tra i primissimi in Italia, la Criobiopsia Mediastinica Transbronchiale.
Si tratta, si legge in una nota del Cardarelli, di una tecnica che permette di effettuare biopsie al mediastino – lo spazio mediano della cavità toracica che è compreso tra i due polmoni – senza dover aprire il torace del paziente al solo scopo di prelevare un campione utile per la diagnosi.
“Per effettuare questo tipo di biopsia si infila per via endoscopica, attraverso il cavo orale e la trachea, una speciale sonda che viene indirizzata fino al mediastino e la cui punta viene congelata a -20° celsius così da provocare l’effetto adesivo sui tessuti con cui entra in contatto. I campioni così prelevati risultano essere di ottima qualità, tali da soddisfare ogni esigenza diagnostica e il paziente può tornare a casa dopo poche ore. Questa tecnica è stata introdotta al Cardarelli grazie alla collaborazione del reparto di Pneumologia Interventistica diretto da Giuseppe Failla con i colleghi spagnoli Miguel Angel Ariza Prota e Javier Pérez Pallarés della università di Asturia”, si spiega.
“Ringrazio il dottor Failla e la sua equipe per aver introdotto tra i primissimi in Italia questa tecnica diagnostica mini-invasiva – sottolinea Antonio d’Amore, direttore generale dell’ospedale Cardarelli – Sappiamo che il tumore del polmone è una delle patologie oncologiche più diffuse nel nostro paese e l’introduzione di una tecnica come questa ci permette di aumentare qualitativamente e quantitativamente l’assistenza, evitando interventi chirurgici, dettati dalla sola esigenza diagnostica”.
“La collaborazione coi colleghi spagnoli ci ha permesso di introdurre nel nostro reparto la tecnica della Criobiopsia Mediastinica Transbronchiale – aggiunge Giuseppe Failla, direttore dell’Unità Operativa Complessa Pneumologia Interventistica del Cardarelli – Tutta la nostra equipe ha collaborato con entusiasmo nel fare propria questa metodologia che sta conoscendo una sempre maggiore espansione in Europa per la diagnosi del tumore del polmone o di malattie benigne del torace”.
(ANSA)