(VIDEO) ‘Malatìa’, in città è febbre azzurra col sound di Ciccio Merolla

Metti due amici, un viaggio in macchina e una melodia che arriva da lontano. Sono questi gli ingredienti di Malatìa, un piccolo capolavoro musicale per voce e pelle, trasformatosi in un vero e proprio tormentone social.

A firmare quella che ormai può definirsi la colonna sonora della città di Napoli, dei suoi successi artistici, calcistici e turistici, due artisti, il percussionista Ciccio Merolla e il rapper Lucariello, che da sempre hanno raccontato, ognuno a suo modo, la città, i suo volti, i suoi colori, le sue zone d’ombra.

MALATIA, IL SOUND CHE ARRIVA DA LONTANO

“Malatìa – spiega Ciccio Merolla alla Dire – proviene da una melodia antica colombiana, una melodia tribale che quando l’ho ascoltata ho pensato: “questa è napoletana”. Una mattina, insieme a Lucariello stavo andando ad Airola (in provincia di Benevento, sede del carcere minorile dove i due musicisti hanno seguito i giovani detenuti in alcuni laboratori musicali, ndr) e abbiamo scritto questa canzone a quattro mani nel corso del viaggio. Quando ho fatto il video con la bellissima Amandha Fox ho immaginato proprio un percussionista che ‘suona’ la sua fidanzata e le canta una canzoncina. Poi, alla fine, questa ‘malatìa’ è diventata una vera e proprio epidemia”.

Merolla si riferisce, in maniera ironica, al successo che sui social, e in particolare su TikTok, ha ottenuto il brano. Oltre mezzo miliardo di visualizzazioni sul social dei giovanissimi, quattro milioni circa di visualizzazioni su YouTube per i due video ufficiali, quello con l’attrice di origini polacche e quello, più recente, dedicato al Calcio Napoli, fino ad arrivare in prima posizione nelle playlist Spotify “Viral 50 Italia”, “Napoli Centro” e “In tendenza”.

Un successo inaspettato giunto a cinque mesi dall’uscita ufficiale del brano che ha colto di sorpresa il percussionista partenopeo e il suo intero staff. “Sono molto felice di questa cosa – confessa Merolla – Non so proprio come governarla ma lo imparerò via via. La cosa che però mi ha reso più felice è che si è capito il senso del brano. La malatìa per il napoletano è dieci tacche più su della passione, è una cosa per la quale ti puoi anche rovinare ma non puoi fare a meno di goderne. Il popolo napoletano mette sempre il sentimento al primo posto”.

MALATIA DILAGA, È COLONNA SONORA TIKTOK

Ma il ritornello del brano, che si avvale della splendida voce di Carolina Franco, ha travalicato i confini di Napoli: TikTok è una piazza virtuale mondiale e in tanti hanno adottato il ritmo sincopato di Merolla per associarlo alle proprie mini storie di passioni che siano esse di amore per le persone, per i fedelissimi a quattro zampe o per il cibo. “Napoli sta emergendo nelle sue qualità più forti, quelle che ha sempre avuto. È uscita nuovamente l’identità dei napoletani e della città. Questa è una cosa bellissima che mi riempe il cuore di gioia – confessa Merolla. In un momento storico così bello e così brillante il popolo ha deciso di adottare Malatìa come proprio inno. Ognuno col suo inno personale, ognuno con la propria malattia. Anche il fatto dello scudetto mi riempie di gioia da tifoso ma non solo”. C’è differenza con l’ultimo scudetto conquistato, ricorda: “quello diede valore al Napoli come squadra ma poco alla città visto i disastri che c’erano sotto. Questa volta, invece, è proprio la ciliegina sulla torta, un qualcosa che emerge nella sua totalità”.

CICCIO MEROLLA UNA SOLA ‘MALATIA’: LE PERCUSSIONI

Anche Ciccio Merolla ha le sue ‘malatìe’ come la famiglia, i figli e i suoi adorati cani, ma su tutto primeggia la musica “come ormai sanno tutti”. Una musica fatta di ricerca, passione, commistioni, sperimentazioni. Le percussioni sotto le sue mani si fanno melodia, accomunano terre lontane, cancellano le distanze, azzerano i confini e le differenze culturali. I ritmi ipnotici dei suoi tamburi. Quasi impossibile per numero, tipologia e provenienza geografica elencare quelli che percuote, avvicinano le generazioni di fan e spettatori che lo seguono nei suoi live che spaziano dal generele tribale al funky, dall’hip hop all’alternative pop.

NUOVO DISCO IN AUTUNNO E SARA’ “PELLE E VOCE”

Con Malatìa Merolla sarà costretto a rivedere la scaletta dei suoi spettacoli, a riposizionare i suoi successi storici come ‘O bongo (il video è firmato Manetti Bros e Claudio D’Avascio) o Stai fusion o ancora ‘Mpasta. La nuova scaletta la si potrà scoprire nelle date che lo aspettano in questa estate, che tarda a venire, ma soprattutto nel nuovo disco che Merolla ha annunciato per il prossimo autunno e che si chiamerà, non a caso, “Pelle e voce”.

(Dire)

Redazione

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