Autovelox Aversa Nord, inchiesta sulle notifiche dubbie

Polemiche e caos generato tra gli automobilisti per la ricezione del verbale per sanzioni accessorie (ex art. 126bis – CdS), lamentando di non aver mai ricevuto il verbale principale. Ora qualcuno ci vuole vedere chiaro.

LA STORIA. Tutto ha inizio quando un professionista di Frattamaggiore, ricevendo tali verbali, ha voluto vederci chairo. Estratta la copia della relata di notifica, si è reso conto che in quella data non si era mai presentato nessuno presso il suo domicilio per la notifica. Nelle ore scorse ha sporto denuncia/querela presso il Tribunale di Napoli Nord ad Aversa.

Doveva essere un deterrente contro la guida scorretta, l’alta velocità, senza incidenti ed invece… per le casse degli automobilisti campani e non sta diventando un vero salasso.

L’autovelox posto sulla Strada Statale 335 detta dei Ponti della Valle ma che in realtà con i Ponti di Valle di Maddaloni non c’enta nulla.

In questo caso gli autovelox – installati dalla Provincia di Caserta – si trovano installati uno per ogni senso di marcia all’altezza dello svincolo di Aversa Nord sull’asse di supporto. L’asse di supporto è in pratica il prolungamento della ex strada dell’Indesit che collega la Nola-Villa Literno all’Asse Mediano.

Secondo quanto riferisce il portale IlRicorso.it, stando al numero progressivo, sono stati emessi oltre 300mila verbali (se vengono conteggiati anche i 126bis).

PER CHI HA FATTO RICORSO

Se vi sono oltre 300mila verbali, altrettanto è elevato il numero dei ricorsi che tanti in questi mesi hanno effettuato o ancora stanno effettuando per “l’autovelox mangiasoldi” e stanno avendo anche ragione. Ormai in Prefettura, sono maturi i tempi per il silenzio assenso dei primi ricorsi presentati.

INSTALLATI PER LA SICUREZZA STRADALE

Il Piano integrato di sicurezza stradale pluriennale, messo in atto dalla Provincia di Caserta, vede l’attivazione dei dispositivi – attivi 24 ore su 24 (TBD) – per innalzare gli standard di sicurezza sulle strade di propria pertinenza grazie all’impiego, sul territorio, di strumenti tecnologici avanzati di rilevamento delle infrazioni gestiti tramite una piattaforma Cloud, che consentiranno più controllo e maggiore efficacia di intervento nel contrasto alle cause di incidentalità più diffuse, in piena coerenza con gli obiettivi europei di riduzione di morti e feriti sulle strade: -50% entro il 2030.

Nel 2020, nonostante l’impatto delle misure pandemiche sulla mobilità, in Terra di Lavoro, si sono registrati 1.012 incidenti, nei quali 44 persone hanno perso la vita e 1.516 hanno riportato lesioni. Alta velocità e sorpassi azzardati (60,9% dei casi) sono state, ancora una volta, tra le principali cause dei sinistri mortali.

COSA FARE PER NON PAGARE LA MULTA

Per non pagare la multa bisogna proporre ricorso. In tal caso bisogna affidarsi ad Associazioni di Consumatori o avvocati che siano veramente competenti nelle sanzioni amministrative e conoscitori della legge 689/81. Infatti, non basta essere un Avvocato famosissimo, c’è bisogno di conoscere attentamente la materia.

Sfatiamo anche il mito: “scarico i moduli, faccio da me!” oppure si rivolgono al ‘cugino di turno’. Istruire un ricorso non è come montare un mobile dove si seguono le istruzioni.

Spesso e volentieri si sente dire “valla a pagare”. Assolutamente no! Chi vi risponde in questo modo o non conosce la materia oppure non vi vuole aiutare.

DOVE FARE IL RICORSO

Tra le varie associazioni presenti in zona vi segnaliamo IlRicorso.it: sono presenti sul territorio dal 2005 e negli ultimi anni hanno raggiunto risultati strabilianti: 100% dei ricorsi accolti per gli autovelox di Marcianise, Cellole, Mondragone, Sessa Aurunca, Aversa Nord (anno 2017) e ancora nessun rigettato per quello attuale.

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Redazione

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