Feste patronali, nuove disposizioni della Diocesi di Aversa
Le feste religiose dovranno concentrarsi soprattutto sugli aspetti spirituali e liturgici, evitando ogni tipo di eccesso. È il tema del decreto emanato dalla Diocesi di Aversa a firma del Vescovo Sua Ecc. Mons. Angelo Spinillo.
Il documento riassume i principi generali a cui si devono ispirare le feste, con indicazioni per gli spettacoli pirotecnici e le avvertenze legali collegate all’ordine pubblico. Ma nel vademecum ci sono anche disposizioni che mirano a preservare la sacralità della festa.
Questo il decreto a firma di Sua Ecc. Mons. Angelo Spinillo, Vescovo della Diocesi di Aversa:
L’annuale celebrazione delle feste patronali nelle nostre comunità richiede che si riprendano e si ribadiscano indicazioni e norme già date allo scopo di aiutare i fedeli a meglio esprimere la fede religiosa e a sviluppare l’autentico valore della tradizione popolare.È dovere dei Parroci, con stile e modalità sinodale, curare che i membri dei Comitati-feste abbiano conoscenza di quanto già è stato pubblicato nel 2013-2014, poi rielaborato e ripresentato lo scorso 5 aprile 2022 e, ancora precisato lo scorso 22 febbraio 2023.
Pertanto,
- udito il Consiglio Presbiterale,
- approfondito in maniera particolare l’argomento con i Sacerdoti della Forania di Aversa,
- dopo un sereno ed obiettivo confronto con le Autorità di Pubblica Sicurezza,
si ribadisce la necessità che siano osservate quelle norme e soprattutto che ne siano compresi e vissuti i principi ispiratori. Soprattutto le processioni devono poter essere organizzate e vissute come un autentico atto di fede vissuto da un popolo che cammina insieme incontro alla luce del Signore Gesù Cristo.
Papa Francesco, riprendendo una riflessione dei Vescovi del Sud America, sintetizza efficacemente il valore dei pellegrinaggi e delle processioni sottolineando che “Il camminare insieme verso i santuari e il partecipare ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli o invitando altre persone, è in sé stesso un atto di evangelizzazione” (Eg 124).
Mi pare che qui il Papa intenda l’evangelizzazione sia come l’annuncio della grazia di Dio che vivono i fedeli che partecipano personalmente alla processione, sia, anche, come la testimonianza di fede che il popolo in cammino presenta a coloro che assistono al suo passaggio.
È, dunque, grande responsabilità delle Comunità Parrocchiali e dei Comitati curare che i momenti di festa e soprattutto le celebrazioni e le processioni siano organizzate come tempo di evangelizzazione.
In forza di quanto detto, è inderogabile l’osservanza delle prescrizioni qui decretate:
- Il Comitato sia costituito presentando l’elenco dei membri, in tempo utile, alla Curia diocesana, all’Autorità Civile ed alle Autorità preposte all’Ordine Pubblico, ovvero al locale Commissariato di Polizia.
- Ciascuno dei membri del Comitato dovrà sottoscrivere una propria autocertificazione con la quale dichiari di non essere interessato da provvedimenti giudiziari in atto.
- Contestualmente, sia presentata alle predette Autorità la richiesta di autorizzazione ad effettuare l’eventuale processione indicando con precisione il percorso e gli orari di inizio e di conclusione.
- Lo svolgimento di ciascun’altra manifestazione di festa, ivi compresi gli spettacoli pirotecnici, dovrà sempre avvenire nel pieno rispetto delle norme per la sicurezza e dei regolamenti previsti dalle Autorità competenti.
- Le feste patronali che potrebbero prevedere processioni in forma di “peregrinatio” tra diversi luoghi della città devono essere organizzate in modo da non impegnare più di tre giorni, eventualmente studiando, di anno in anno, forme di alternanza nel percorso.
Dato in Aversa il 16 aprile 2023, II Domenica di Pasqua
+ Angelo Spinillo
Vescovo di Aversa
Prot. Curia Vescovile 5 DV/2023Sac. Michele Manfuso
Cancelliere Vescovile