In casa sua articoli di abbigliamento firmato: fermato corriere infedele

Un cittadino italiano di 39 anni è stato tratto in arresto dai poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Milano per violazione della normativa sugli stupefacenti, venendo al contempo denunciato, insieme alla convivente, per gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di ricettazione.

Tutto è partito dalla segnalazione di una cittadina italiana che, nelle settimane scorse, avvalendosi di una nota piattaforma su cui è possibile mettere in vendita articoli di abbigliamento ed accessori di seconda mano, anche di pregio, era stata raggiunta da diverse procedure di contestazione poichè agli acquirenti erano stati recapitati degli articoli difformi rispetto a quelli da lei depositati al centro di raccolta. Ed oltre al mancato guadagno, sulla donna erano caduti anche sospetti su possibili truffe ordite ai danni dei fruitori della piattaforma.

La vittima,  ipotizzando che presso il punto di consegna potesse lavorare un “corriere infedele” che sostituiva gli articoli messi in vendita con altri meno pregiati,  decideva di tutelarsi nella successiva spedizione, quella di una borsetta griffata, articolo sicuramente appetibile: la donna inseriva all’interno della stessa un segnale GPS che la aiutasse a tracciarne il reale percorso e verificare la corretta destinazione.

Il giorno successivo, la venditrice riceveva la notifica di consegna all’acquirente, residente nella provincia di Alessandria; il segnale di geolocalizzazione indicava, però, che la borsetta si trovava in tutt’altro luogo, cioè a Torino, nel quartiere Barriera di Milano.  A questo punto intervenivano i poliziotti del Comm.to di P.S. di zona, i quali riuscivano ad individuare un uomo residente proprio nel palazzo da cui proveniva il segnale GPS, di professione corriere. Lo stesso, controllato all’atto del rientro in casa, veniva trovato in possesso di una modica quantità di hashish. A seguito della perquisizione effettuata nell’alloggio ove l’uomo vive insieme alla fidanzata, gli agenti rinvenivano 13 barattoli contenenti circa 800 grammi di olio di hashish, la borsetta griffata  munita di GPS ancora dentro la scatola utilizzata dalla richiedente e numerosa merce di verosimile provento furtivo, tutta ancora etichettata, destinata alla vendita a terzi: 37 felpe, 34 paia di scarpe, 2 borse, 3 collane,  un bracciale, un orologio, tutti griffati.

Pertanto, il trentanovenne è stato tratto in arresto per la detenzione dello stupefacente, mentre insieme alla convivente è stato denunciato per ricettazione in concorso.

Redazione

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