Polizia individua uno dei nove kit per suicidi spediti dal Canada

L’allarme dell’Interpol riguarderebbe almeno 9 kit del suicidio spediti a persone vulnerabili sparse sul territorio italiano, una delle quali sarebbe purtroppo già deceduta nella città di Trento proprio a seguito dell’utilizzo dello stesso.

Nella serata di sabato 29 aprile 2023, in seguito ad una nota trasmessa dall’Interpol di Ottawa in Canada, alla Direzione Centrale della Polizia Criminale Italiana, personale della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, si recava presso l’abitazione di un cittadino brianzolo, il quale, secondo le autorità Canadesi avrebbe acquistato su un sito internet quello che in gergo viene chiamato “kit del suicidio”.

Il pacchetto, contenente nitrito di sodio, sostanza apparentemente innocua e utilizzata come colorante nell’industria dolciaria, era già stato recapitato all’indirizzo dell’uomo, il quale fortunatamente aveva desistito dal portare a termine il suo intento suicida e si era disfatto della sostanza, conservando però il pacchetto con l’etichetta di spedizione dal Canada ancora incollata e ben leggibile, rinvenuta dai poliziotti intervenuti.

Accompagnato presso gli Uffici della Questura di Monza, i poliziotti hanno riscontrato come l’aspirante suicida verso la fine del mese di gennaio, in preda ad un forte stato depressivo, avrebbe effettuato delle ricerche on line sui metodi per potersi togliere la vita. Leggendo le varie notizie sarebbe risalito ad un metodo che prevedeva l’utilizzo di un particolare “sale” usato nella conservazione delle carni che poteva essere usato per compiere l’estremo gesto in maniera indolore.  L’assunzione di questa sostanza infatti, porterebbe ad una morte per ipossia. Questo particolare avrebbe indotto l’uomo a perfezionare nel mese di febbraio l’acquisto online su uno specifico sito, attualmente oscurato dalle autorità canadesi, al prezzo di circa 60 dollari.

Dopo alcuni giorni, il pacco sarebbe stato consegnato a casa sua in Brianza e all’interno vi sarebbe stata una busta sottovuoto contenete della polvere di cristalli di colore bianco.

Il giorno prescelto però, per il timore di fare soffrire la propria famiglia, l’uomo recedeva dal proposito suicidiario, determinandosi a disfarsi della pericolosissima sostanza, desistendo così dal portare a termine il proprio intento.

Gli agenti della Squadra Mobile dopo aver accertato tali circostanze, e su richiesta dell’uomo lo accompagnavano presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza dove veniva sottoposto a specifica visita per poi essere dimesso e riaccompagnato presso la propria abitazione, venendo rasserenato e rassicurato dagli stessi poliziotti.

Redazione

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