(VIDEO) Brucellosi, allevatori paralizzano la Domitiana
Gli allevatori bufalini del Casertano, che da oltre un anno protestano contro il piano della Regione Campania di eradicazione della brucellosi e della Tbc, hanno occupato con i trattori la statale Domiziana tra i comuni di Castel Volturno e Mondragone.
Molti i disagi per la circolazione, quasi bloccata.
Gli allevatori per bocca di Adriano Noviello (presidente dell’Associazione di Tutela Allevamento Bufala Mediterranea) si sono rivolti ai cittadini del territorio chiedendo ancora una volta comprensione e condivisione per la mobilitazione e i disagi che gli allevatori sono costretti a mettere in campo per la mancanza di responsabilità della Regione Campania e con l’obiettivo di ottenere quanto ormai è fin troppo chiaro oltre ogni dubbio possibile: basta massacro inutile di animali, si ad un Piano di gestione della BRC e della TBC che risolva i problemi e venga affiancato da una azione forte di tutela e rilancio della più grande risorsa di tutta l’area, l’allevamento bufalino e la filiera artigianale della mozzarella di territorio.
Lo stesso Adriano Noviello ha rivolto un appello “ai fratelli allevatori” a sostenere e ad unirsi alle iniziative dei prossimi giorni: “è arrivato il momento delle risposte non più rinviabili, ne va delle nostre aziende, dei nostri animali e della dignità di tutta Terra di lavoro”.
Gli allevatori, sotto il martellare di acqua e grandine che sta colpendo l’area, si stanno organizzando per mettere in campo una serie di ulteriori iniziative a sostegno delle loro richieste e per sviluppare le attività che continueranno fino a quando (come ha ricordato sempre Adriano Noviello) “non avremo la certezza della convocazione in Prefettura di un tavolo con la Regione Campania e con il Governo Nazionale”.
Il Coordinamento Unitario, il cui portavoce è Gianni Fabbris, lamenta come il piano regionale abbia portato negli ultimi anni all’abbattimento di oltre 140mila bufale, di cui solo poco più dell’1% risultate realmente malate da analisi post-mortem, e alla chiusura di 400 aziende bufaline con 5000 posti di lavoro persi, e annunciano che non rimuoveranno il blocco finché non sarà applicato l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Parlamento, in cui si propone di “riqualificare” il piano regionale campano su brucellosi e Tbc sulla base dell’ordinamento comunitario e della petizione europea presentata alcune settimane fa, e di garantire così il superamento e la risoluzione di alcuni nodi critici come l’autocontrollo, l’apertura di un tavolo condiviso di confronto, la vaccinazione, la tracciabilità del latte, le opere di sistemazione del territorio.
Lo stesso Coordinamento ha inviato al Prefetto di Caserta il documento prodotto dall’Assemblea degli Allevatori in cui viene esplicitata la richiesta principale: aprire un tavolo di confronto con il Presidente della Regione Campania e il Governo Nazionale per discutere di come rendere effettivo il dispositivo votato all’unanimità dal Parlamento Italiano e assunto dal Governo con la prima firma del Presidente della Nona Commissione del Senato.
“Il fatto che tutte le forze politiche lo abbiano votato e, dunque, anche i rappresentanti dei Partiti che sostengono la Maggioranza della Regione Campania, è un fatto di grande novità cui gli allevatori guardano con attenzione” ha sostenuto Fabbris, sottolineando che “pur non essendo interamente comprensivo delle proposte avanzate dal Coordinamento Unitario è, comunque, una ottima base su cui condividere il lavoro per trovare soluzioni condivise: e su cui ricomporre un incontro fra le istituzioni regionali, il governo nazionale, le parti sociali e gli allevatori che da oltre 18 mesi stanno chiedendo il confronto”.