(VIDEO) Pizzo a caseifici e minimarket nel nome del clan, 10 arresti

Nella mattinata odierna, militari della Sezione Operativa della Compagnia CC di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 indagati (5 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) gravemente indiziati per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

NOMI DEGLI INDAGATI RAGGIUNTI DALLA MISURA CAUTELARE:

indagati sottoposti alla custodia cautelare in carcere

  1. BARBATO Antonio, nato a Caserta – cl.1976;
  2. DE LUCA Mario nato a Casal di Principe – cl.1969
  3. DE LUCA Mario Raffaele nato a Caserta – cl.1981
  4. CHIAROLANZA Vincenzo, nato a Villa Literno (CE) – cl.1966;
  5. IMPROTA Giovanni, nato a Teverola, – cl.1973;

indagati sottoposti agli arresti domiciliari

  1. CHIACCHIO ANTONIO, nato a Caserta – cl.1971;
  2. DE LUCA Antonio nato a Casal di Principe – cl.1977
  3. LUCCA Carmine nato ad Aversa – cl.1970
  4. PALUMBO Antonio nato a Capua – cl.1987
  5. PAVONE Alessandro nato a Aversa – cl.1987

Il provvedimento cautelare si fonda sugli esiti dell’attività d’indagine, protrattasi da agosto 2017 a gennaio 2018, eseguita dai Carabinieri della Sezione Operativa di Casal di Principe sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

In tale ambito la complessa rete investigativa ha consentito di monitorare un gruppo di individui dediti all’attività estorsiva nei territori di Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno.

La compagine, ricostituitasi sotto la guida di DE LUCA Mario storico membro del clan dei Casalesi, ha posto in essere un sistema integrato di controllo delle attività commerciali agendo sia direttamente nei confronti dei commercianti che indirettamente tramite l’acquisizione di una tangente sul recupero crediti di somme dovute.

In un caso specifico, gli odierni indagati si sarebbero infatti presentati con il fine di recuperare un credito, presso l’attività di una delle vittime minacciandola di morte e rompendo alcuni macchinari con una mazza da baseball.

Le somme sarebbero anche state estorte da soggetti gravati da una difficile situazione economica che, per far fronte alla richiesta, hanno dovuto tramutare il compenso in ceste di generi alimentari e beni di consumo, tangenti richieste per soddisfare esigenze di soggetti carcerati o di altri sodali.

Il gruppo ha dimostrato la sua operatività anche nel settore dei c.d. “cavalli di ritorno”, intromettendosi direttamente nella dinamica di restituzione di un’auto rubata nel parcheggio di un grosso centro commerciale.

L’intero panorama info-investigativo emerso ha dunque restituito un’immagine di un gruppo pienamente operativo che ha agito, in un contesto di momentaneo vuoto di potere in seno alla camorra casalese, onorando le regole e le logiche caratterizzanti del clan.

Le perquisizioni domiciliari effettuate nelle prime ore della mattinata odierna, durante l’esecuzione delle misure cautelari da parte dei Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe (CE), coordinati dalla DDA di Napoli, hanno consentito di rinvenire e sequestrare 16.330,00 euro in banconote di vario taglio, raccolte con elastici e custodite in una cassaforte nella disponibilità di uno dei destinatari del provvedimento.


Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
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Redazione

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