Asse Conte-Schlein-Fratoianni, il campo largo riparte dalla piazza rossa

“La piazza è piena, c’è una risposta al di là delle aspettative. E’ una piazza aperta”. Un abbraccio tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein dà il via alla manifestazione Cinque Stelle contro le politiche del governo sul lavoro. “Grazie per essere venuta”, ha detto Conte alla leader dem, che aveva già incrociato in piazza a Firenze, nel corso della manifestazione allora indetta dalla Cgil contro l’attacco squadrista ai liceali del Michelangiolo.

Abbiamo voluto testimoniare la volontà di unire le forze con le altre opposizioni. Ci sono terreni su cui è possibile unire le forze, uno di questi è la battaglia per il salario minimo e il lavoro di qualità”, ha detto Schlein.

Per il Pd oggi in piazza a Roma ci sono diversi esponenti della segreteria, tutti schierati con l’ala sinistra del partito. “La funzione del Pd è di unire”, dice il senatore Michele Fina, mentre Alfredo D’Attorre ricorda che “l’alternativa alla destra non si costruisce a tavolino, ma a partire da battaglie comuni”.
Come quella sulla precarietà, ricorda Marco Furfaro: “Oggi con Elly Schlein siamo in piazza perché la lotta alla precarietà, per un lavoro dignitoso, per un sistema in cui le imprese possano competere sull’innovazione e non sullo sfruttamento, per un reddito minimo contro la povertà sono e saranno le battaglie del nostro PD”.

E’ presto per parlare di una svolta nei rapporti tra M5s e Pd, ma rispetto a una settimana fa, quando Conte diceva che fino a quando il Pd si manteneva su una linea bellicista non ci poteva essere nessuna alleanza, c’è un oggettivo riavvicinamento. La piazza di Roma segna una ripartenza del centrosinistra a partire dall’ala sinistra. Anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, sfila coi militanti del M5s. Fratoianni ha salutato Conte e si è messo in marcia coi manifestanti.

E il centro dell’ex Campo largo come reagisce al prevalere della piazza rossa? I terzo polisti di Italia viva sono critici. “Alla fine Schlein si fa vedere al Pride dell’assistenzialismo di Giuseppe Conte. Evidentemente per la segretaria del PD la promessa di coalizione con il M5S è un debito. Condoglianze al PD motore del riformismo, la scelta di campo di questi mesi è irreversibile”, dice l’europarlamentare di Iv-Renew europe Nicola Danti.

Appena meno critico Carlo Calenda, che pur non commentando la manifestazione, ricorda ad Avvenire che coi M5s “non ha nulla in Comune” e tuttavia “in pandemia, pur essendo contrario al governo Conte 2”, ha “sostenuto le loro misure”. Il leader di Azione nei giorni scorsi si era rivolto a Elly Schlein per invitarla a intraprendere una battaglia comune sul salario minimo. Oggi la ‘piazza rossa’ di Roma. Calenda sarà ancora dello stesso avviso?

(Dire)

Redazione

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