Brucellosi, 14 consiglieri regionali chiedono commissariamento della Campania

“Questa mattina, forti di ben 14 firme di altrettanti consiglieri regionali campani, abbiamo trasmesso al governo Meloni la richiesta di commissariare con urgenza la Campania per il superamento dell’emergenza brucellosi”. Lo annunciano i consiglieri regionali Maria Muscarà del Gruppo Misto e Alfonso Piscitelli di Fratelli d’Italia.

La richiesta di commissariamento, spiegano, “è corredata da diversi documenti che rendono plasticamente l’idea di che cosa sia effettivamente accaduto in Campania, unica regione italiana nella quale un governatore in sella da ben otto anni, anziché debellare le infezioni bufaline nel Casertano, attraverso una politica degli abbattimenti che ha finito col favorire soltanto l’industria delle carni misto-bovino ne ha gravemente favorito la diffusione, incrementando il numero dei Comuni cluster, assecondando l’inutile e devastante abbattimento di decine e decine di migliaia di capi sani, determinando il fallimento di centinaia di aziende zootecniche, mettendo a rischio una filiera fondamentale per l’economia di terra di lavoro, un’eccellenza di livello mondiale”.

“Per quanto ci riguarda, attesa l’assoluta indisponibilità del presidente De Luca a qualsiasi tipo di ragionamento che non preveda l’uccisione degli animali per sola sospetta infezione, non c’è più tempo da perdere – sottolineano i consiglieri regionali -: c’è un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Senato che chiarisce perfettamente questa vicenda in termini di questione nazionale, indicando soluzioni di buon senso; ci sono diversi interventi dell’Europa, anche sanzionatori per l’Italia, l’ultimo del marzo 2020 con il quale il Commissario europeo ufficializzava che i risultati dei Piani regionali erano al di sotto degli obiettivi concordati con il governo: si dichiari dunque lo stato di emergenza, si commissari subito la Campania”.

“Ogni giorno che passa – ricordano i consiglieri Muscarà e Piscitelli – è un giorno di lutto per l’intera filiera bufalina casertana”.

I firmatari del documento:
Luigi Abate, Cosimo Amente, Nunzio Carpentieri, Stefano Caldoro, Gennaro Cinque,
Francesco Cascone, Massimo Grimaldi, Severino Nappi, Maria Muscarà, Livio Petito,
Antonella Piccerillo, Alfonso Piscitelli, Carmela Rescigno, Aurelio Tommasetti

Redazione

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