Monsignor Paglia firma il Quaderno Rosso per don Peppe Diana
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia della Vita e arcivescovo, ha firmato a Sant’Agata de’ Goti, in una stracolma chiesa di San Menna, il quaderno rosso di don Peppe Diana.
Un’iniziativa di un gruppo di giornalisti italiani credenti e non, che ha come portavoce il saggista e giornalista Luigi Ferraiuolo, che gira l’Italia per diffondere la figura di don Giuseppe Diana, martire ucciso dalla camorra, e chiedere a Papa Francesco il suo riconoscimento come martire.
«Don Peppe Diana, come monsignor Romero, come don Pino Puglisi – ha detto monsignor Paglia a Sant’Agata – sono martiri, perché si sono sacrificati per il bene della loro gente». Grazie a don Peppe nel Casertano è nata la rivoluzione che ha portato alla sconfitta del clan, ma soprattutto al miracolo collettivo della rinascita.
Il presidente della Pontificia Accademia della Vita; era a Sant’Agata dei Goti per un incontro promosso dal locale Rotary presieduto dall’avvocato Remigio Truocchio e dalla Diocesi di Cerreto Sannita, Telese e Sant’Agata su «Una visione innovativa della vecchiaia», ispirata all’impegno di monsignor Paglia e della Comunità di Sant’Egidio sugli anziani.
Non a caso proprio un paio di mesi fa è stata approvata una rivoluzionaria legge sul mondo degli anziani, frutto del lavoro di una commissione dello Stato italiano presieduta da don Vincenzo Paglia, come lo chiamano con affetto i fedeli, che da sempre è anche il padre spirituale della Comunità di Sant’Egidio. «E’ stato un incontro importante – ha commentato l’avvocato Truocchio, presidente del Rotary di Sant’Agata de’ Goti – è durato tre ore e con una larga partecipazione di pubblico e ha posto le basi per costruire nella nostra comunità un nuovo modo di approcciarsi a una età tutta da inventare».
Tra i presenti il sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Salvatore Riccio; il notaio Marina Capone, presidente incoming del club; il senatore Lucio Romano; il nuovo governatore del distretto rotary 2025/26 Antonio Brando; e don Franco Iannotta della Diocesi di Cerreto Sannita Sant’Agata.