Rc auto, prezzi assicurazioni volano dopo la pandemia

L’Rc auto rappresenta, dunque, una forma di tutela nei confronti di quanti si mettono alla guida di una macchina. Una forma di tutela che sta pesando sempre di più sulle tasche degli italiani che hanno dovuto fare i conti, è proprio il caso di dirlo, con l’aumento dell’inflazione e del costo della vita.

GLI AUMENTI DEI PREZZI NEL SETTORE ASSICURATIVO

Aumenti che, nel 2023, hanno infatti riguardato anche il settore dell’assicurazione auto. Secondo gli ultimi dati, durante il mese di aprile 2023 il premio medio Rc auto calcolato in Italia è stato pari a 517,88 euro, contro i 443,07 euro di aprile 2022, una tariffa media che fa segnare un +16,88%, pari a circa 75 euro in più. Dopo un decennio di ribassi, si tratta del primo rincaro che fa segnare un’inversione di tendenza: da marzo 2012 a marzo 2022, la diminuzione della tariffa media delle polizze rinnovate aveva infatti superato il 32%.

Diversi fattori sono alla base dell’aumento del prezzo della polizza Rc delle automobili che circolano sulle nostre strade: al primo posto di questa non invidiabile classifica trovano posto gli incidenti stradali, cresciuti in maniera esponenziale una volta calato il sipario sulla pandemia da Covid-19. Subito dopo figura l’inflazione, che influisce sul costo della riparazione delle macchine incidentate. Terzo gradino del podio per l’aumento dell’importo medio relativo alla liquidazione dei sinistri. Non è finita, c’è anche la medaglia di legno: se la mette al collo la legge 118/2022, entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Una legge che ha imposto anche alle compagnie assicurative straniere il sistema ‘Card’, una convenzione tra assicuratori che consente il risarcimento diretto in caso di sinistro: l’assicurato non deve fare altro che denunciare l’incidente direttamente alla propria compagnia assicurativa, che avrà poi il compito di gestire la pratica interfacciandosi con la compagnia della controparte.

LE REGIONI PIU’ CARE E QUELLE PIU’ VIRTUOSE

Ad aprile 2023, la Campania è stata la regione più costosa in assoluto, con un premio medio annuo di 917,05 euro. Seguono la Puglia, con 590,27 euro, e la Calabria, con 588,13 euro. La Valle d’Aosta è invece la regione meno cara: 365,78 euro, contro i 368,99 euro del Friuli-Venezia Giulia. Dai dati di aprile 2023 emerge inoltre che la regione che ha avuto il maggiore rincaro è stata il Trentino-Alto Adige, con un +24,93%. Il prezzo medio è invece cresciuto appena del 3,88% in Valle d’Aosta.

LA FRANCHIGIA

Sull’ammontare del premio da pagare incide non poco la presenza o meno di una franchigia, ovvero la quota del risarcimento che non è a carico della compagnia assicurativa ma dell’assicurato in caso di sinistro, con colpa o con concorso di colpa. La più diffusa è l’assicurazione che prevede la franchigia, perché consente un risparmio sul premio annuale, mentre l’assicurazione auto senza franchigia prevede costi più elevati.

LE COPERTURE ACCESSORIE

Per quanto riguarda le coperture accessorie, quella più scelta ad aprile è stata l’Assistenza Stradale, richiesta dal 43,03% degli utenti, che hanno calcolato un preventivo Rc auto. A seguire, la tutela legale (21,05%), gli infortuni al conducente (16,93%), l’incendio e furto (9,47%), i cristalli (6,27%) e gli eventi naturali (3,25%).

LA CLASSE DI MERITO E LA LEGGE BERSANI

La classe di merito è una sorta di indicatore di rischio, cioè uno dei criteri più importanti utilizzati dalle compagnie per determinare il premio assicurativo. Grazie alla legge Bersani, i giovani o i neopatentati possono usufruire della classe di merito di uno dei propri genitori. In base alle informazioni dell’ultimo mese, emerge che il 67,13% ha la classe di merito 1 in termini di distribuzione percentuale, mentre il 10,16% ha quella 14 o più. L’età anagrafica del guidatore può influire sull’entità del premio dell’Rc auto: guidatori molto giovani o, al contrario, piuttosto in là con gli anni, vengono considerati meno esperti e più esposti al rischio di causare incidenti.

Non tutte le macchine sono, però, assicurate. Secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti e relativi a febbraio 2017, la percentuale delle auto prive di assicurazione in Italia è pari al 22,06%, su un totale di 4.416.9717 vetture.

L’IMPORTANZA DI AFFIDARSI A COMPAGNIE ASSICURATIVE SERIE

Le garanzie, i massimali, le coperture aggiuntive, gli scoperti e le franchigie: sono dunque tutti questi i fattori che possono davvero fare la differenza sul premio finale e sulla sicurezza a bordo di una vettura. L’importante è affidarsi sempre a compagnie serie, online o no, sempre pronte a essere al fianco dell’incidentato al momento del bisogno, anche quando si tratti di una banale foratura di uno pneumatico. Le assicurazioni Rc auto possono essere acquistate in filiale o direttamente dal web. Questa modalità non è al momento prevista da UnipolSai, che consente un preventivo gratuito con la necessità di passare in agenzia per sottoscrivere poi di persona un eventuale contratto. Una modalità che, di fatto, scongiura la possibilità di aver commesso degli errori nella compilazione dell’assicurazione servendosi della rete.

L’ABOLIZIONE DEL TACITO RINNOVO

Ricordiamo infine che dal 1° gennaio 2013 è stato abolito il tacito rinnovo per l’Rc auto: occorre dunque stipulare una nuova polizza entro la data di scadenza, con la stessa compagnia assicurativa o con un’altra.

(Dire)

Redazione

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