Il Titan è imploso: la video ricostruzione degli ultimi istanti del sommergibile disperso

Dopo una ricerca incessante durata 4 giorni, sono stati ritrovati i detriti del Titan, il sommergibile disperso dal 18 giugno.

Come dichiarato dalla Guardia costiera statunitense, il batiscafo sarebbe imploso il giorno stesso della scomparsa, probabilmente a causa di un difetto nella struttura che avrebbe compromesso il sistema di controllo della pressione all’interno dello scafo.

Il Titan era partito per una spedizione turistica alla volta del Titanic la scorsa domenica: un’immersione a circa 3810 metri di profondità negli abissi dell’Oceano Atlantico.

Sarebbe stata una morte istantanea per i 5 passeggeri a bordo del Titan. La camera di pressione del sommergibile della Ocean Gate è stata trovata insieme agli altri detriti, a circa 500 metri dalla prua del Titanic, sul fondo dell’Oceano, da un veicolo telecomandato (ROV). “I detriti sono coerenti con la catastrofica implosione del sommergibile”, ha spiegato contrammiraglio John Mauger della Guardia costiera degli Stati Uniti.

Più si scende nelle profondità marine, più la pressione aumenta. Per la precisione, in mare ogni dieci metri la pressione aumenta di 1 atm (atmosfera). Alle profondità come quelle dove si trovano i resti del Titanic, la pressione è circa 390 volte superiore a quelle in superficie.

I mezzi per raggiungere tali profondità sono studiati per resistere a pressioni elevate. Tuttavia, qualsiasi difetto della sua struttura o malfunzionamento potrebbe comprometterne l’integrità dei sistemi, nel qual caso c’è l’alta probabilità si verifichi un’implosione.

CHE COS’È L’IMPLOSIONE?

Semplificando, si può definire l’implosione come un ‘collasso verso l’interno’ di una struttura. Quando le pareti di un corpo sono soggette ad una forte pressione esterna, maggiore rispetto quella interna, queste cedono di colpo. Il meccanismo è simile ma contrario a quello dell’esplosione, in cui la frantumazione avviene perché la pressione interna è eccessivamente superiore rispetto a quella esterna.

LA MARINA USA SAPEVA DELL’IMPLOSIONE

La Marina degli Stati Uniti sapeva che, molto probabilmente, i cinque passeggeri erano stati uccisi all’istante poco dopo l’inizio della spedizione domenica 18 giugno. Stando ad una dichiarazione di un alto funzionario della US Navy al Wall Street Journal, attraverso un sistema di rilevamento top secret, avevano captato e analizzato un’anomalia coerente “con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze del punto in cui operava il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte“. Sebbene non definitiva, “questa informazione è stata immediatamente condivisa per assistere nella missione di ricerca e salvataggio in corso”, ha aggiunto. Come riporta il Journal, il sistema con cui è stato analizzato il suono “viene utilizzato per monitorare i sottomarini nemici e la Marina ha chiesto che non fosse identificato per motivi di sicurezza nazionale”.

(Dire)

Redazione

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