Vende la figlia disabile per uno sconto sull’affitto
Storie di ordinario degrado in provincia di Lecce, dove una ragazzina disabile di 14 anni è stata venduta dal padre per uno sconto sull’affitto di casa ad un ultracinquantenne; patto sancito con tanto di accordo scritto e una stretta di mano tra le parti.
Il contratto prevedeva una futura convivenza non appena la ragazza fosse divenuta maggiorenne; nel frattempo, il ‘compratore’ avrebbe garantito uno sconto sul fitto della casa di sua proprietà in cui viveva la famiglia.
A denunciare lo scandalo è la mamma della ragazzina, dichiaratasi all’oscuro degli accordi fatti dal marito.
È un dettaglio raccapricciante emerso in un’inchiesta per stalking ai danni di un uomo, di 50 anni, della provincia di Lecce che avrebbe intrattenuto una relazione con la ragazza, all’epoca 14enne, affetta da disabilità. Lei stessa ha riferito ai carabinieri quanto era stata costretta a fare dal padre, che ora sarebbe nei guai.
Stando a quanto riferisce il Giornale di Puglia, il padre avrebbe dato il proprio consenso alla relazione tra la figlia e il 50enne, proprietario di casa, attraverso un pezzo di carta, datato 2019. Dalle indagini dei carabinieri si evince “una grave situazione di promiscuità nella quale la ragazza è coinvolta con il consenso del padre”, che avrebbe costretto la minore a “intrattenere una relazione sentimentale con il proprietario dell’abitazione locale nella quale vive il nucleo”. Una relazione che la ragazza avrebbe dovuto tenere segreta fino ai 18 anni, senza rivelarla alla madre che l’ha scoperta trovando il foglietto segreto.
Il 50enne, avrebbe avuto nei confronti della ragazza degli atteggiamenti da «innamorato», inviandole continuamente regali. Sui pacchi annotava anche il numero dei giorni che mancavano al compimento dei 18 anni della ragazza. La madre della 14enne, poiché all’oscuro di tutto e preoccupata del fatto che l’uomo potesse fare del male alla figlia, presentò denuncia ai carabinieri. Proprio dalle indagini è venuta fuori la verità e la ragazza è stata allontanata dall’ambiente familiare e ora è ospite di una comunità, dove ha iniziato a interagire con i coetanei, provando a recuperare una vita normale.
Ora la quattordicenne vive in una comunità, dove sta iniziando ad interagire con i suoi coetanei tentando di riacquistare un po’ di normalità.
“Sembra una storia uscita da un racconto medioevale, quando per garantire sostentamento alla famiglia di provenienza si combinavano matrimoni in cui si sacrificavano le figlie femmine; invece siamo nel XXI secolo ed ancora ci tocca sentire di tali nefandezze” – a dichiararlo è Ivano Manno, Coordinatore Sud Italia del Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti.
“Questa è la dimostrazione di quanto marcia sia la società odierna e di come sia stato distrutto il concetto di famiglia – continua Manno – e, purtroppo, casi come questo non sono isolati. Ci auguriamo che questa povera ragazza possa riacquisire un po’ di serenità e, soprattutto, abbia la possibilità di vivere una vita lontana dal padre-mostro che ha voluto venderla per pochi spiccioli”.