Assolto il bidello che palpeggiò una minorenne
È di poco fa la notizia dell’assoluzione di un collaboratore scolastico dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma, accusato di aver molestato una ragazza minorenne all’interno della scuola in quanto ‘il palpeggiamento sarebbe durato solo pochi secondi’ e quindi non costituisce reato. Il pm aveva chiesto una pena di 3 anni e sei mesi per l’accusa di violenza sessuale.
La ragazza mentre saliva le scale dell’Istituto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, “sente qualcuno da dietro che le mette le mani nei pantaloni, sotto gli slip. Poi quelle mani, prima le toccano i glutei, poi le afferrano le mutandine, e infine si sente sollevata di due centimetri. La ragazza si gira e vede il bidello. Allora si allontana, muta“. I giudici, dopo le testimonianze sia dell’amica che era con lei che dello stesso bidello, hanno creduto alla ragazza, ma l’azione è durata “una manciata di secondi, senza alcun indugio nel toccamento. Una manovra maldestra ma priva di concupiscenza”, riporta il quotidiano.
L’INDIGNAZIONE DEGLI STUDENTI
La sentenza ha suscitato la risposta e l’indignazione da parte della Rete degli Studenti Medi del Lazio, sindacato studentesco: “Siamo indignati dalla motivazione della sentenza- dichiara la coordinatrice Tullia Nargiso- di nuovo una molestia non viene riconosciuta in quanto tale per una motivazione assurda, sta volta addirittura in virtù della sua durata. Vogliamo sentirci sicure in ogni luogo, e in particolare a scuola che dovrebbe insegnare a riconoscere e abbattere le violenze di genere e le discriminazioni, invece ancora una volta questo non succede, e anzi gli edifici scolastici diventano teatro di molestie neppure riconosciute e punite”.