Caldo, 3000 telefonate giornaliere al 118 Napoli
Circa tremila telefonate al giorno e un aumento degli interventi pari a circa il 15% in più rispetto alla media.
Sono i numeri forniti dal 118 di Napoli in questi giorni segnati dall’emergenza caldo.
“Le chiamate in questi giorni – spiega all’ANSA Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli e Capri – sono innumerevoli e vengono dall’utenza fragile, dagli anziani, da persone affette da patologie croniche o dalle madri di bambini in età infantile. Si rivolgono a noi come se fosse un telefono amico per avere consigli.Compito che svolgiamo consapevoli che un consiglio ben recepito può evitare la necessità di un soccorso o, peggio, di un ricovero”.
I casi più frequenti di intervento riguardano anziani, fragili, bambini, e riguardano patologie come astenia, perdita di coscienza, disidratazione, ipertensione.
“Diversi i casi – spiega Galano – di chi perde i sensi per strada o nel proprio domicilio. Di solito riceviamo intorno alle 2500 telefonate, in questi giorni arriviamo a 3000 telefonate al giorno. Le richieste di intervento vere e proprie sono passate dalle 180/200 al giorno a 200/230 con un aumento di 30/40 interventi. Ovviamente si cerca di fare selezione e di intervenire quando è strettamente necessario. Sta funzionando il sistema di preallerta “Codice caldo”, il protocollo della Regione che si rifà a quello nazionale e che interviene sulle strutture intermedie. Ovviamente – conclude Galano – anche in questi giorni è fondamentale il contributo della medicina territoriale”.
Anche oggi, intanto, a Napoli città sono frequenti le interruzioni di corrente elettrica per sovraccarico a causa dell’eccessivo ricorso ai climatizzatori.
Al Cardarelli un arrivo ogni 8 minuti in pronto soccorso
Un arrivo ogni otto minuti al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli per l’emergenza caldo.
E’ quanto apprende l’ANSA da fonti dell’ospedale partenopeo che resta in prima linea come punto di riferimento per gli over 60 che rischiano diverse complicazioni con il boom del caldo che imperversa anche oggi: ieri ogni 6 minuti era arrivato un paziente al pronto soccorso ed oggi la situazione è sostanzialmente uguale.
Finora sono 213 le persone over 60 che sono giunte al pronto soccorso, più o meno in media con i 232 di ieri a quest’ora.
Il personale del pronto soccorso è impegnato al massimo e c’è una vasta collaborazione da parte dei reparti che il direttore del Cardarelli Antonio D’Amore ha messo in piedi da mesi vista la difficoltà di assunzione di nuovi medici al pronto soccorso.
Anche stamattina medici di supporto dai reparti di tutto l’ospedale, in particolare dalle specialità di internisti, medicina interna, cardiologia, neurologia.
Chiaramente, segnalano dal Cardarelli, la situazione dettata dall’emergenza potrebbe pesare sugli altri reparti: si sta valutando, a tal fine, un rallentamento di attività non di emergenza. Ci sono casi non di emergenza con appuntamenti nei reparti già fissati da tempo ma che possono essere rinviate senza difficoltà per il paziente per una settimana almeno e affrontare così meglio le emergenze.
(Ansa)