Dedicata a te, al via il ritiro della social card
Al via da oggi, secondo il cronoprogramma annunciato dal ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, la possibilità di ritirare per gli acquisti di alimenti la card ricaricabile.
La consegna avviene negli uffici postali attraverso un codice che viene recapitato alle famiglie che ne hanno diritto sulla base degli elenchi trasmessi dai comuni all’Inps.
Tra il primo agosto e il 31 dicembre saranno spendibili i 382,50 euro della social card ‘Dedicata a te’ dedicata alle famiglie di almeno tre componenti e un Isee fino a un massimo di 15.000 euro lordi, pari a oltre un milione di famiglie.
A questi 382 euro c’è la possibilità di sommare gli sconti del 15% applicati dalla distribuzione per questa iniziativa, e che sono cumulabili agli sconti già previsti sui prodotti. Secondo questo meccanismo, se su un prodotto acquistabile con la card c’è già uno sconto del 30% la riduzione arriva al 45 e così via per tutti gli sconti.
Chi sono i beneficiari del contributo?
I beneficiari della misura, che non devono presentare domanda, sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto:
● iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
● titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
Il contributo è destinato esclusivamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Per “nucleo familiare” si intende quello riportato nell’ISEE in possesso di INPS?
Il nucleo familiare rilevato ai fini dell’assegnazione del beneficio è quello attestato nella Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), riportata nella relativa attestazione ISEE ordinario, presente nelle banche dati dell’INPS alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto (12 maggio 2023).
Tutti i componenti del nucleo della DSU devono, inoltre, essere presenti nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR).
Quali sono i criteri di definizione delle graduatorie dei beneficiari del contributo?
Hanno priorità in graduatoria i nuclei con componenti nati tra il 2023 e il 2009, in ordine di precedenza per i nuclei con componenti più piccoli.
In particolare, la lista dei beneficiari idonei selezionati è ordinata secondo i seguenti criteri:
1. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009, con i seguenti criteri di priorità:
a. Indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
b. Data di nascita dei tre componenti più giovani;
c. Numero componenti della DSU (almeno tre persone).
2. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2005, con i seguenti criteri di priorità:
a. Indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
b. Data di nascita dei tre componenti più giovani;
c. Numero componenti della DSU (almeno tre persone).
3. I restanti posti in graduatoria sono definiti in base alla numerosità dei componenti DSU (almeno 3 persone), con i seguenti criteri di priorità:
a. Indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
b. Data di nascita dei tre componenti più giovani.
Un cittadino che non ha richiesto l’ISEE è escluso dalla possibilità di accedere al contributo?
Sì, la titolarità di una certificazione ISEE ordinario alla data del 12 maggio 2023 è requisito essenziale di selezione per l’accesso al contributo
A quanto ammonta il contributo abbinato a ciascuna carta?
L’ammontare del beneficio economico è pari a euro 382,50 come ai sensi del decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, pubblicato nella G.U. n.110 del 12 maggio 2023, recante “Criteri di individuazione dei nuclei familiari in stato di bisogno, beneficiari del contributo economico previsto dall’art. 1, commi 450 e 451 della legge 29 dicembre 2022 n. 197″.
Come utilizzare la carta?
Le carte saranno operative a partire dal mese di luglio 2023: per attivarle è necessario effettuare un primo pagamento con la carta assegnata entro il 15 settembre 2023.
Nota bene: la mancata attivazione entro il 15 settembre 2023 comporta la non fruibilità della carta e la conseguente decadenza dal contributo.
Dove può essere ritirata la carta?
● La carta può essere ritirata presso tutti gli Uffici Postali e non solo in quelli di prossimità;
● L’elenco degli Uffici Postali è disponibile sul sito di Poste Italiane (www.poste.it) o nell’app di Poste Italiane alla voce “cerca ufficio postale e prenota”;
● Per effettuare il ritiro della carta, è necessario presentare la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza, che contiene l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata.
Chi può recarsi all’Ufficio Postale per ritirare la carta?
La carta può essere ritirata dal solo beneficiario, salvo possibilità di delega effettuata ai sensi delle disposizioni vigenti, utilizzando gli appositi modelli distribuiti da Poste Italiane.
Come può il beneficiario prendere visione del saldo residuo sulla carta?
Il saldo residuo può essere visualizzato presso gli sportelli ATM di Poste Italiane.
C’è un elenco degli esercizi commerciali presso cui la carta può essere utilizzata?
La carta potrà essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari.
Con apposite convenzioni, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) ha provveduto a stipulare accordi con tutti gli esercizi aderenti, appartenenti alla Grande Distribuzione Organizzata e non solo, per l’applicazione di un ulteriore sconto del 15% in favore dei possessori delle carte.
È possibile consultare liberamente la lista delle Associazioni aderenti alla promozione della misura, e degli esercizi commerciali che si sono impegnati all’applicazione della scontistica del 15% alla seguente pagina:
Ma cosa si potrà comprare?
L’importo dovrà essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità definiti nel dettaglio dal decreto attuativo:
- carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
- pescato fresco;
- latte e suoi derivati;
- uova;
- oli d’oliva e di semi;
- prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
- paste alimentari;
- riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
- farine di cereali;
- ortaggi freschi, lavorati;
- pomodori pelati e conserve di pomodori;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- frutta di qualunque tipologia;
- alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
- lieviti naturali;
- miele naturale;
- zuccheri;
- cacao in polvere;
- cioccolato;
- acque minerali;
- aceto di vino;
- caffè, tè, camomilla.
Cosa non si può comprare
Dalla lista della spesa che i cittadini e le cittadine devono considerare per utilizzare la carta risparmio è esclusa “qualsiasi tipologia di bevanda alcolica”.
Ma anche il sale, la marmellata o l’aceto balsamico. Sono questi alcuni dei grandi assenti dell’elenco stilato dal Ministero dell’Agricoltura che, per come è formulato, appare esaustivo e non esemplificativo.
In altre parole, le voci indicate non sono degli esempi di acquisti, ma rappresentano esattamente i beni alimentari che i cittadini e le cittadine possono acquistare con la social card “dedicata a te”.
Il contributo può essere speso per l’acquisto di farmaci?
No. La carta può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Quali sono i motivi di esclusione dal contributo?
Il contributo non è attribuito ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del presente decreto includano titolari di:
● Reddito di cittadinanza;
● Reddito di inclusione (qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà).
Inoltre, il contributo non è erogabile ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
● Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASPI e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori DIS-COLL);
● Indennità di mobilità;
● Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
● Cassa integrazione guadagni (CIG);
● Qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
Cosa fare in caso di cambio di residenza?
In caso di cambio di residenza del beneficiario contattare il proprio Comune di residenza.
Cosa fare in caso di decesso del beneficiario?
In caso di caso di decesso del beneficiario contattare il proprio Comune di residenza.
Cosa fare in caso di furto smarrimento, clonazione, necessità di blocco o mal funzionamento della carta?
In caso di furto, smarrimento, clonazione, necessità di blocco o sostituzione per mal funzionamento, oltre a poter consultare una pagina web dedicata su poste.it e postepay.it, i beneficiari potranno rivolgersi al seguente numero verde GRATUITO, messo a disposizione da Poste Italiane: 800-210170.
Per qualsiasi altra informazione i cittadini potranno rivolgersi al proprio Comune di residenza.