JuveCaserta, intervista al presidente Farinaro
Suona l’ultima campana per la stagione 2022/2023, è tempo di bilanci in casa JuveCaserta 2021, al termine di una stagione vissuta tutta d’un fiato, tra emozioni, ritorni di fiamma, grandi vittorie e brucianti delusioni, che tuttavia non minano lo spirito, anzi.
È la voglia di tornare a portare in alto i colori bianconeri quella che spinge il Presidente Farinaro, che con la sua voce chiude l’annata agonistica. A contraddistinguerlo, il suo sorriso e il suo progetto, quel guardare avanti e quel voler ricreare la magia e l’atmosfera, e se possibile amplificarla, che ci si porta dietro dall’ultima gara dei play-in contro Teramo.
E quindi, come giudica il Presidente Francesco Farinaro questa stagione ad oggi, 30 giugno 2023?
«È stato un terzo anno molto importante per la nostra società. Avevamo degli obiettivi e li abbiamo portati a casa; innanzitutto, abbiamo visto il riavvicinamento e la rinascita della passione da parte del nostro pubblico. I nostri tifosi, più volte in questa stagione, sono stati l’elemento determinante, hanno saputo accogliere i nostri ragazzi, farli sentire protetti e sicuri, e li hanno spinti nel momento del bisogno».
Se l’annata era iniziata con l’acquisizione del titolo di Serie B da parte di Busto Arsizio, il prosieguo della stagione, nonostante un roster costruito in corsa, quasi a fine mercato, ha mostrato una squadra pronta, capace di sfiorare addirittura il playoff. Cosa ci si può quindi portare nel futuro da quanto fatto?
«Si deve ripartire da quella voglia di arrivare fino in fondo, di non mollare di fronte alle avversità. Dall’attaccamento alla maglia che ci ha portati a un passo dai playoff e dalla voglia di migliorarsi. Abbiamo guardato ai nostri obiettivi senza remore e preclusioni, una differenza canestri forse anche falsata ci ha tolto la possibilità di andare oltre qualsiasi previsione. Non c’è rammarico per non averlo centrato il quarto di finale playoff con Rieti, siamo molto contenti di quanto abbiamo fatto. Ora si volta pagina».
Caserta ha dimostrato, ancora una volta, di essere una fenice brava a rinascere dalle ceneri, ma in questa stagione l’aspetto sportivo è forse passato in secondo piano di fronte a episodi ed emozioni, che non si sono limitati solo al campo. Infatti, a precisa domanda su un singolo momento che fotografi davvero la stagione, il Presidente Farinaro, pur ritenendo il quesito spinoso e da una risposta non facile, non esita:
«La gara contro Roseto in casa. Quel match è il simbolo del lavoro che stiamo facendo. È stato come un piccolo remake del passato che però si unisce ad una visione del futuro, a una storia ancora da scrivere. C’erano le vecchie glorie Oscar e Tato Lopez, c’erano le loro emozioni, passate e presenti sul campo, ma ancor di più c’era la loro voce a dispensare consigli, moniti e a tracciare una linea che non guarda alla storia, ma che punta al futuro. Ecco, il ponte tra il passato e il domani è stato gettato. Ed è un momento che poi è stato coronato da una bella vittoria, quindi possiamo tenercelo stretto».
Anno nuovo, vita nuova, dice il detto. Ora la testa e l’impegno vanno al prossimo campionato, che ha un obiettivo ben individuato:
«Dobbiamo e soprattutto vogliamo lavorare con umiltà. È necessario dotare la società di strutture idonee per la pallacanestro, sia per ciò che concerne la prima squadra che per il settore giovanile. Ora, con entusiasmo e senza paure, ci dedicheremo ad allestire il roster per la prossima stagione, sempre spinti dallo stesso filo rosso: chiunque rimarrà o coloro che arriveranno saranno giocatori che verranno a Caserta solo perché hanno effettiva voglia di farlo. La maglia è ciò che conta, prima di ogni cosa”.