AI creativa: chi rischia davvero e come batterla? Ecco le nuove professioni individuate da CVapp

L’introduzione delle intelligenze artificiali (AI) nel mondo del lavoro sta suscitando interrogativi tra i professionisti di diverse industrie. ChatGPT, nel 2023, è diventato il servizio digitale più veloce a raggiungere i 100 milioni di utenti in soli due mesi.

Risulta fondamentale comprenderne appieno le implicazioni, poiché l’intelligenza artificiale può offrire sì l’automazione di attività manuali e creative, ma anche la nascita di nuove opportunità professionali.

Partendo dai dati: una recente ricerca condotta da Goldman Sachs dice che sono circa 300 milioni i posti di lavoro messi a rischio dalle AI nei prossimi sette anni. Entrando più nel dettaglio, saranno le occupazioni considerate più manuali come gli operatori di cassa, i commessi e gli impiegati amministrativi a essere in pericolo: ruoli caratterizzati da una forte routine.

Ma anche le professioni più artistiche non possono considerarsi al sicuro: i tool di scrittura sono in grado di produrre una grande mole di testi di qualità in pochi secondi, così come per le illustrazioni grafiche a cura di strumenti come Midjourney.

I dati raccolti dalla banca d’affari di Manhattan, però, mettono in mostra anche come l’introduzione delle AI porterà a un aumento del 7% del PIL entro i prossimi dieci anni, dando vita ad altre opportunità lavorative in nuovi contesti professionali. Secondo gli esperti, infatti, l’intelligenza artificiale non sostituirà definitivamente l’uomo sul posto di lavoro, ma potrà diventare un alleato in grado di velocizzare alcuni processi e di far crescere la produttività.

Proprio per questo CVapp – un raccoglitore di “regole”, consigli e strumenti su come scrivere il curriculum perfetto – ha elencato una serie di professioni che potrebbero svilupparsi grazie al sostegno e all’ingresso dell’intelligenza artificiale all’interno del sistema lavoro. Tra queste ce ne sono molte che hanno direttamente a che fare con l’AI stessa, mentre altre ruoteranno attorno al suo funzionamento.

  • AI Resaercher;
  • Specialisti di intelligenza artificiale e machine learning;
  • Eticisti dell’IA
  • Conversation Designer;
  • Analisti della sicurezza delle informazioni;
  • Specialista Data Labeling.

Questi sono solo alcuni esempi delle possibili professioni che con il tempo saranno sempre più presenti all’interno del mercato del lavoro. Come si può anche immaginare, con l’ingresso delle AI all’interno delle aziende, anche le soft skills dei lavoratori dovranno mutare. Tra quelle che verranno ritenute più importanti ci saranno l’intelligenza emotiva, la creatività e il problem solving. Tre qualità che, grazie all’intelligenza artificiale, potranno essere migliorate e accelerate.

Redazione

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