Aversa. Scoppia il caso di Sara Kowalczyk ‘dimenticata’ dall’Amministrazione Golia

Sara Maria Kowalczyk, la spadista aversana, con due medaglie d’argento, una nell’individuale e l’altra a squadre conquistate alle XXXI Universiadi che quest’anno si sono svolte Chengdu in Cina, torna ad Aversa.

Un risultato straordinario, e tra le maggiori vette sportive raggiunte dalla città normanna.

La giovane schermitrice nata ad Aversa nel 2001, dopo aver frequentato il liceo sportivo si è arruolata nell’Esercito Italiano, e oggi porta il tricolore sulle vette continentali, in quanto poco più di un mese fa ha conquistato l’argento agli Europei under 23 a Budapest, e ora mondiali con le Universiadi in Cina.

”Da cittadino aversano,- dichiara Alfonso Oliva consigliere comunale, componente della Commissione sport ed ex assessore allo sport – sono molto orgoglioso della nostra concittadina Sara Maria Kowalczyk per i suoi successi sportivi, come lo sono stato qualche settimana fa per Mister Pasquale D’Aniello, anche lui aversano d.o.c., che da Ct della nazionale italiana di pallavolo femminile under 16 ha vinto l’ultima edizione dei campionati europei. Successi che arrivano, nonostante le carenze strutturali nello sport cittadino, che negli ultimi anni ha visto solo chiusure e divieti di uso di palestre alle società sportive aversane. Tornando a Sara e ai suoi successi conosco la nostra grande spadista, ed anche la sua splendida famiglia, da quando era una giovane adolescente e sedeva nei banchi di scuola. Le due medaglie d’argento la proiettano nella storia dello sport nella nostra città. Perché Sara è nata e si è formata ad Aversa: è aversana ed è una di noi.  E quindi come non esser orgogliosi e felice delle due splendide medaglie d’argento, con le quali torna ad Aversa, dalla seconda competizione plurisportiva al mondo per importanza, dopo le Olimpiadi? Resta il rammarico del totale disinteresse dell’attuale Amministrazione cittadina, a partire dal Sindaco, che da un anno non riesce nemmeno a nominare un assessore allo sport. Lui del resto è restio a conferire onori ed onorificenze agli sportivi aversani come per Il Ct della nazionale femminile di pallavolo il nostro pasquale d’aniello a cui sebbene il consiglio comunale abbia conferito all’unanimità su nostro proposta l’onorificenza, materialmente ha negato allo sportivo aversano l’onore attribuitogli. qui non è questione di politica, ma solo di attaccamento alla nostra Aversa, che non deve mancare mai, che non deve mancare mai nelle istituzioni e nei cittadini, se vogliamo avere una città migliore. Ricordo nella precedente amministrazione, quando ero io stesso assessore allo sport, gli onori che tributammo a Raffaella Lukudu, l’atleta vincitrice dell’oro ai Giochi del Mediterraneo, nata ad Aversa, ma poi a soli due anni trasferita nel nord Italia. A noi bastò solo il fatto che sulla sua carta d’identità ci fosse scritto nata ad Aversa per riempirci di orgoglio e riportare la Lukudu per qualche giorno nella città che l’aveva vista nascere. Del resto questi giovanissimi atleti, ma anche Mister D’Aniello, sono esempi positivi per i nostri giovani, veri modelli di valore, e vanno sempre sostenuti e soprattutto pubblicizzati”.

Redazione

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