Casal di Principe. Maria SS. Preziosa: il programma dei festeggiamenti
Piano piano prende forma la festa patronale di Maria SS. Preziosa in quel di Casal di Principe.
Appuntamento che da qualche anno, sta riportando al centro quella tradizione di fede e cultura, nell’onorare anche in festeggiamenti non strettamente religiosi la propria patrona.
Festeggiamenti civili interrotti agli inizi degli anni 90 e mai più ripresi dopo decennali annate di grandi eventi con noti artisti nazionali ed internazionali dell’epoca, luminarie, fuochi pirotecnici, rivisti in parte nell’iperbole anno 2001, anno del centenario dell’Incoronazione, per rimanere e continuare nell’oblio assoluto dell’ultimo trentennio.
Grazie al comitato, costituitosi l’anno scorso, formato prevalentemente da giovani del territorio e aver avuto già un banco di prova di una riuscitissima kermesse nel settembre 2022, anche quest’anno si vuole riprovare il successo, mixando stavolta la parte strettamente religiosa a quella festosa di serate precostituite da spettacoli e intrattenimento.
Si parte il 4 settembre con processioni, celebrazioni liturgiche e catechesi, passando per il tradizionale passaggio dalla chiesa parrocchiale a Lei dedicata guidata da Don Delio Pellegrino, al SS Salvatore, secolare sede dell’effige guidata da Don Vincenzo Garofalo che avverrà nel pomeriggio di venerdì 8 settembre.
Un programma ben dettagliato per una settimana e più di grandi momenti festosi e di grande religiosità.
La serata canora del 10 settembre con il noto artista Rosario Miraggio in concerto, sará da sparti acque a serate di puro cabaret e live prima con il gruppo Napolitudine e l’artista comico di Made in Sud Mariano Bruno (9 settembre), e dopo, con il teatro in piazza con la commedia rappresentata dall’associazione “I che chiagnuta” (11 settembre).
Si registra la celebrazione eucaristica di Mons. Angelo Spinillo nella serata del 12 settembre a seguire in serata l’esibizione di scuole di ballo.
Spettacoli e processioni per le quattro comunità parrocchiali saranno caratteristiche di un senso collettivo nel sentirsi comunità, stringendosi intorno alla sua patrona, la mamma celeste, raffigurata con il Bambino in braccio e con San Donato Vescovo e San Leonardo ai lati. Effige che nel 1400 circa, per tradizione, vuole raccontare la storia che il quadro rimase in terra casalese, dopo che buoi e mezzi dell’epoca non furono più capaci di trainare e riportarla a Roma, dopo essere stata portata in loco da monaci per chiedere il miracolo nel sanare una peste scoppiata.
Domenica 17 con l’intronizzazione di Maria, si chiuderà i festeggiamenti dando appuntamento, per queste manifestazioni a settembre 2024, mentre per la parte religiosa, nel martedì in Albis, dove in processione il quadro fará ritorno nella parrocchia a Lei intitolata.
di Augusto Fontana