Fermato dalla Polizia, dichiara di chiamarsi Putin
Nella giornata di martedì 1 agosto, un equipaggio dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volanti della Questura di Monza, nell’ambito dell’ordinaria attività di pattugliamento e controllo del territorio, notava in Piazza Cambiaghi un uomo adagiato a terra su un materassino, il quale risultava d’intralcio alla circolazione dei veicoli.
Volendosi accertare delle condizioni di salute del soggetto, l’equipaggio provvedeva ad avvicinarsi cercando di instaurare un dialogo.
Alla vista delle forze di Polizia, l’uomo si alzava immediatamente in piedi ma, alla richiesta di fornire le proprie generalità, rimaneva immobile fissando il vuoto, senza mai accennare una risposta alle domande degli operatori.
Una volta accertato che il soggetto fosse privo di documenti identificativi e che non avesse immediata necessità di cure mediche, gli agenti di Polizia provvedevano ad accompagnarlo presso gli Uffici della Questura di Monza ai fini di procedere ad una compiuta identificazione del soggetto, anche per consentire di rintracciare eventuali familiari che potessero prendersi cura del soggetto.
Eseguiti gli accertamenti del caso, anche tramite rilievi fotografici e dattiloscopici, emergeva dalla consultazione delle Banche dati delle Forze di Polizia che più volte il soggetto era stato identificato sotto numeri alias, tanto da accertarne circa 150, così da risultare impossibile giungere alla certezza circa le esatte generalità e la nazionalità.
In particolare, in occasione delle precedenti identificazioni avvenute un po’ in tutta Italia oltre che in altri paesi europei, il soggetto aveva dichiarato differenti nomi e nazionalità europee ed extracomunitarie, anche ricorrenti più volte ma con diverse date di nascita, risultando talvolta nato in Austria, resosi responsabile del reato di danneggiamento oppure in Lussemburgo e resosi responsabile in data 23.05.2020 del reato di resistenza a pubblico ufficiale in occasione dell’intervento delle Forze di Polizia per aver sferrato un pugno ad un passante; e ancora di cittadinanza russa e nato nel 1977 e nel 1972, destinatario di un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Pescara in data 10.02.2021 e resosi responsabile di numerose violazioni del provvedimento con conseguente deferimento all’autorità giudiziaria., violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
In più occasioni il soggetto dichiarava di chiamarsi PUTIN e di essere cittadino russo, più volte destinatario dell’ordine del Questore di lasciare il territorio europeo e di denunce per resistenza a pubblico ufficiale.
Ancora, in successivi controlli delle Forze di Polizia il soggetto dichiarava più volte di essere apolide, ora cittadino tedesco, ora austriaco, ora cittadino dei Paesi Bassi e del Regno Unito.
Nell’arco della sua permanenza sul territorio nazionale ed europeo il soggetto ha dichiarato almeno 200 nomi e date di nascita differenti.
Al termine degli accertamenti le generalità dell’uomo sono state inserite e segnalate anche al Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia per tentare di risalire alle esatte generalità dell’uomo ed è stato disposto l’allontanamento dal territorio nazionale con le generalità di “Sconosciuto”.