Gatti pazzi per il tonno, la scienza svela il perché
I gatti amano mangiare il tonno perché le loro papille gustative contengono recettori per il gusto umami che vengono attivati soprattutto da molecole presenti ad alte concentrazioni nella carne e nei pesci come il tonno.
La scoperta, che potrebbe portare a sviluppare alimenti e farmaci più appetibili per i nostri amici a quattro zampe, è pubblicata sulla rivista Chemical Senses dai ricercatori del Waltham Petcare Science Institute in Gran Bretagna.
Le capacità gustative dei gatti sono da anni sotto la lente della scienza. Finora era noto che i nostri felini domestici non percepiscono il gusto dolce e hanno pochi recettori per l’amaro; si era inoltre ipotizzato che, essendo animali super carnivori, dovessero avere la capacità di percepire il gusto umami (saporito) delle carni.
Negli esseri umani e in molti altri animali, il recettore per l’umami è formato da due proteine codificate dai geni Tas1r1 e Tas1r3. Studi precedenti avevano dimostrato che i gatti esprimono il gene Tas1r3, ma non era chiaro se avessero anche l’altra proteina chiave.
Il team britannico guidato da Scott McGrane ha approfondito la questione facendo una biopsia sulla lingua di un gatto maschio di sei anni che era stato soppresso per ragioni di salute non legate allo studio.
Il sequenziamento genetico ha rivelato che le sue papille gustative esprimevano sia il gene Tas1r1 che Tas1r3.
Le proteine corrispondenti, messe a confronto con quelle umane, hanno mostrato delle mutazioni nei siti in cui solitamente avviene il legame con gli amminoacidi responsabili della percezione dell’umami.
Ulteriori esperimenti su cellule coltivate in provetta hanno dimostrato che i recettori dei gatti vengono dapprima attivati dal legame con i ‘mattoni’ del Dna (i nucleotidi formati da una base azotata, uno zucchero e un gruppo fosfato) e poi la loro azione viene amplificata dal legame con gli amminoacidi, l’esatto opposto di quello che accade negli umani.
Nell’ultima parte dello studio, i ricercatori hanno sottoposto 25 gatti a un test di assaggio con due ciotole, una contenente acqua e l’altra con varie combinazioni di aminoacidi e nucleotidi.
I gatti hanno mostrato una forte preferenza per le ciotole che contenevano molecole presenti negli alimenti ricchi di umami.
In particolare, hanno mostrato maggiore attrazione verso le ciotole contenenti istidina e inosina monofosfato, composti molto abbondanti nel tonno.
(Ansa)