Che cos’è un portafoglio di investimento?

Avere sempre pronto e aggiornato il proprio Cv è molto importante, ma scriverlo secondo le regole corrette non è certamente facile, e spesso ci rivolgiamo alla rete per avere consigli.

Un curriculum solitamente è composto da diverse sezioni, alcune obbligatorie e altre facoltative, ed è necessario imparare a gestire correttamente le informazioni da aggiungere, per inviare ai selezionatori un documento efficiente che ci permetta di essere convocati al colloquio di assunzione.

Ad esempio, capire come inserire corsi e certificati nel curriculum è fondamentale per dimostrare di avere non solo le competenze per svolgere il lavoro, ma anche di essere motivati allo Sviluppo Professionale Continuo, una modalità di apprendimento e aggiornamento professionale importante e necessaria.

Decidere di iscriversi a un corso per ottenere un certificato è certamente un investimento per la nostra carriera professionale e… a proposito di investimenti, che cos’è un portafoglio di investimenti?

Un portafoglio è un insieme di investimenti finanziari

Il termine “portafoglio” indica una qualsiasi combinazione di attività finanziarie come azioni, obbligazioni e liquidità. I portafogli possono essere gestiti da singoli investitori o da professionisti della finanza, hedge fund (fondi speculativi), banche, e altre istituzioni finanziarie.

Normalmente, un portafoglio di investimento è strutturato in base alla soglia di tolleranza al rischio, all’orizzonte temporale e agli obiettivi dell’investitore. Il valore monetario di ciascun asset (bene o risorsa di valore quantificabile tramite valuta, che si può e convertire in denaro liquido.) può influenzare il rapporto rischio/rendimento del portafoglio.

La diversificazione è uno dei concetti importanti che riguardano un portafoglio finanziario. Realizzare un portafoglio ben diversificato implica la sua distribuzione tra diversi strumenti finanziari e differenti classi di attività, miscelando così tra loro diverse tipologie di investimento, con la finalità di ridurre l’impatto (e il rischio) che il singolo asset può determinare in caso di rendimenti negativi o di altri eventi imprevisti.

Come si gestisce un portafoglio finanziario di successo?

L’investimento finanziario è un’attività che richiede conoscenza e impegno, e non esistono investimenti privi di rischio. Non c’è una soluzione univoca e a prova di errore; la combinazione giusta di azioni, reddito fisso, liquidità e altri titoli varia a seconda della situazione personale.

All’investitore occorre inoltre avere la disciplina necessaria per prevenire decisioni impulsive, mostrando la flessibilità necessaria per rispondere a cambiamenti economici profondi, cosa che spesso costituisce una sfida per gli investitori indipendenti.

Si potrebbe pensare a un portafoglio d’investimento come a una torta divisa in spicchi di diverse dimensioni, ognuno dei quali rappresenta una diversa classe d’investimento e/o un diverso tipo di investimento.

Gli investitori si propongono di costruire un portafoglio ben diversificato per raggiungere una ripartizione del rischio-rendimento adeguata al loro livello di tolleranza al rischio.

Benché le azioni, le obbligazioni e i contanti siano generalmente considerati come gli elementi di base di un portafoglio, è possibile arricchirlo con molti tipi diversi di attività, tra cui immobili, investimenti in oro, vari tipi di obbligazioni, dipinti e altri oggetti d’arte da collezione.

Cosa significa gestione del portafoglio finanziario passiva o attiva?

La gestione passiva cerca di replicare nel miglior modo possibile un indice di borsa; infatti, si parla anche di gestione indicizzata: il gestore di un portafoglio non può scegliere i titoli nei quali investire e la possibilità di personalizzare il portafoglio è molto ridotta o assente del tutto. Gli strumenti utilizzati per questo tipo di gestione sono i fondi scambiati in borsa (ETF).

 Un ETF, acronimo di Exchange Traded Fund, è un fondo negoziato in borsa che può essere comprato e venduto sul mercato proprio come le azioni normali. Il suo obiettivo è quello di replicare il più fedelmente possibile l’andamento, e quindi il rendimento, di indici azionari, obbligazionari o di materie prime.

Nella gestione attiva, invece, il proprietario degli investimenti si basa sulle proprie opinioni, che possono essere diverse da quelle dei titoli che costituiscono gli indici di borsa di riferimento. È un approccio che presuppone un grande impegno per formarsi le idee, coraggio per realizzare la strategia e assumerne la responsabilità, insieme anche a una certa indipendenza per disporre di piena libertà d’azione.

Lo studio e l’analisi dei diversi elementi dovrebbe portare l’investitore a operare scelte in base a diversi parametri, come il Paese, le categorie di investimento (per esempio: azioni, obbligazioni, valuta) che a suo avviso sono in grado di generare il risultato migliore. Per farlo deve comprare o vendere nel momento che giudica più opportuno. Può anche decidere di attuare strategie di copertura dei rischi.

In certi periodi prendere decisioni può essere gravoso per un investitore. Dubbi e incertezze sono i peggiori nemici dei mercati finanziari in quanto alimentano i timori degli investitori.

Ad esempio, Eventi come impennate nell’inflazione, o bellici, come l’attuale guerra in Ucraina, o anche emergenze sanitarie come una pandemia, sono fattori di stress per i mercati finanziari perché possono avere conseguenze enormi sull’economia mondiale.

Redazione

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