Prima la lite per il cane, poi il fendente fatale: muore 31enne

Una lite cominciata per le proteste contro un cagnolino che aveva fatto i bisogni nel parco, degenerata in un omicidio.

Sarebbe questo, dalle prime ricostruzioni dei carabinieri, il retroscena dell’aggressione che ieri pomeriggio, a San Giovanni in Persiceto (Bologna), è costata la vita a un 31enne di origine pakistana, residente nella cittadina.

A ucciderlo sarebbe stato un 22enne di Persiceto, rintracciato in serata e arrestato dai carabinieri per omicidio volontario. Il giovane, operaio metalmeccanico incensurato, davanti al magistrato che lo ha sentito in serata si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il ragazzo era in compagnia di cinque amici, tutti della zona, nello stesso giardino dove si trovava con la sua bici anche la vittima. Il cane del 22enne, un meticcio di piccola taglia, avrebbe fatto pipì poco lontano da punto dove era il 31enne, scatenando le sue proteste.

L’uomo, probabilmente anche alterato dall’alcol, se la sarebbe presa con gli amici del proprietario del cane, inizialmente non presente alla lite, e poi anche contro di lui quando poco dopo si è avvicinato. Il ragazzo avrebbe così estratto un coltello e colpito il 31enne al torace, all’altezza del cuore. Gli stessi amici, capita la gravità della ferita, gli hanno prestato i primi soccorsi e hanno avvertito 112 e 118.

L’uomo è morto poco dopo l’arrivo dell’ambulanza. Nei prossimi giorni, probabilmente mercoledì, è in programma l’udienza di convalida per il 22enne arrestato.

(Ansa)

Redazione

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