Stupro di gruppo a Palermo, la chat shock: “Cento cani su una gatta”

Hanno abusato sessualmente di una giovanissima donna palermitana in un’area isolata del centro città, violentandola a turno. Il fatto è accaduto a Palermo lo scorso 7 luglio.

Protagonisti sette giovani del posto, ora indagati per il reato di violenza sessuale di gruppo.

Tre persone erano già state arrestate lo scorso 3 agosto e oggi, all’alba, i militari del nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Palermo piazza Verdi, che hanno condotto le indagini con i colleghi della stazione Brancaccio, hanno arrestato altri quattro ragazzi, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Palermo e, in un caso, del tribunale per i minorenni di Palermo.

L’hanno fatta ubriacare e poi, in un vicolo di Palermo, al Foro Italico, l’hanno violentata a turno. Uno di loro era suo amico, e ha ripreso tutto con il cellulare. Protagonisti di questo stupro di gruppo, consumatosi a inizio luglio, sono 7 ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 22 anni.

Uno all’epoca dei fatti minorenne. La vittima è una giovane di 19 anni, seviziata e lasciata dolorante sul ciglio della strada. A soccorrerla sono stati dei passanti che l’hanno accompagnata in ospedale. Lei ha subito denunciato l’accaduto, facendo i nomi dei 3 giovani che conosceva. Gli altri sono stati individuati successivamente attraverso il video di uno degli indagati.

LE FRASI SHOCK DELLO STUPRO DI PALERMO

Il conoscente della vittima, che ha ripreso lo stupro con il telefonino, il giorno dopo raccontava con queste parole l’accaduto a un amico con un messaggio: “Lo schifo mi viene, perché eravamo ti giuro 100 cani sopra una gatta, una cosa di questa l’avevo vista solo nei video porno. Eravamo troppi. Sinceramente mi sono schifato un poco ma però che dovevo fare? La carne è carne”.

La 19enne ha raccontato di aver chiesto aiuto mentre la portavano nel vicolo cercando di farsi notare dai passanti. Anche durante la violenza ha chiesto ai giovani di fermarsi, invano.

“Dopo si è sentita pure male- racconta sempre in chat l’aggressore- era piegata a terra. L’abbiamo lasciata lì e ce ne siamo andati via”.

Dalle intercettazioni delle conversazioni dei ragazzi, captate al Comando provinciale dei carabinieri, emerge inoltre che la vittima è stata anche picchiata: “Le ho fatto male, lei non voleva, faceva ‘no, basta’… I pugni che le davano e pure gli schiaffi, non respirava”.

IL VIDEO

Secondo quanto emerge, il giorno dopo lo stupro, il conoscente della giovane, che avrebbe ripreso la violenza con il cellulare, è stato messo in guardia da un conoscente sulla possibile denuncia della vittima: “Stai attento a questi video”. “Ma infatti adesso li sto eliminando tutti, li sto mandando solo a chi li dovevo mandare e li elimino, perché non ne voglio sapere niente di questa storia”, è la risposta dell’indagato.

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Redazione

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