(VIDEO) Presa ‘in trasferta’ la banda campana dei Rolex
La notte del 20 agosto u.s. la Polizia di Stato, nel centro di Forte dei Marmi, ha proceduto all’arresto di 4 persone di 29, 27, 22 e 19 anni, fra cui una donna, di origine campana, colti in flagranza mentre avevano compiuto una rapina di un orologio Rolex, ai danni di una cittadina russa, del valore di circa 70.000,00 €.
La vittima, una giovane ragazza di 31 anni, a causa dei fatti di cui sopra, e delle dinamiche violente che hanno caratterizzato il modus operandi, ha avuto necessità di ricorrere alle cure del locale nosocomio riportando lievi lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.
Gli arresti sono stati compiuti nel contesto di una più ampia attività strutturata a partire dai mesi scorsi e voluta dal Questore di Lucca, volta proprio a prevenire e monitorare fatti criminali che vedono protagoniste località di vacanze, come la Versilia, e che costituisce punto di attrazione per criminali dediti a reati contro il patrimonio, fra cui le rapine di orologi di valore.
La Squadra Mobile di Lucca, congiuntamente ai Commissariati di PS di Viareggio e Forte dei Marmi, utilizzando il patrimonio informativo emerso in questi mesi di attività e monitoraggio, nonché in relazione ad indagini specifiche delegate dalla Procura della Repubblica, nella serata tra il 19 e 20 agosto è riuscita ad intercettare una banda di 4 soggetti, fra cui una giovane ragazza, dediti a furti con strappo e rapine di orologi di valore in località turistiche.
Le attività di osservazione iniziate a inizio estate, infatti, hanno consentito agli investigatori di individuare, a metà luglio, due persone sospette, che in quell’occasione si sono accorte di essere state scoperte dagli agenti. Ciò nonostante, quell’individuazione si è rivelata proficua, perché un’altra pattuglia di investigatori di cui non si erano accorti, li ha seguiti fino a quando non hanno raggiunto uno scooter che poi hanno abbandonato in una via del centro di Forte dei Marmi.
Dalla targa dello scooter, quindi, sono stati avviati una serie di accertamenti dai quali sono nate anche attività tecniche che hanno consentito agli investigatori di monitorare in movimenti di questa batteria di rapinatori specializzata proprio in Rolex.
E’ stato anche possibile individuare alcuni componenti della banda grazie ad un mero acquisto di caschi, che sono stati utilizzati la sera della rapina e poi abbandonati ma rinvenuti degli operatori al termine dell’operazione.
Il modus operandi della banda era il seguente: due di loro, un uomo e una donna, vestiti bene, dopo aver parcheggiato l’auto a noleggio, giravano per il centro di Forte dei Marmi, mangiavano nei ristoranti e bevevano nei bar per individuare la vittima, in base al tipo di persona e al tipo di orologio.
Una volta individuata la vittima, la coppia dava indicazioni ai complici, che giravano a bordo di uno scooter, i quali si avvicinavamo ed eseguivano il furto con destrezza, che in alcuni casi, come nel caso specifico di sabato scorso, si trasformava in rapina con lesioni.
Sabato scorso, in particolare, le due coppie sono state monitorate tutta la sera dagli investigatori, che al momento opportuno sono intervenuti per arrestare tutti e quattro in flagranza quando si sono riuniti nella stessa macchina.
Al momento dell’arresto, la donna, che aveva materialmente in mano l’orologio rubato, aveva simulato un malessere, appoggiandosi ad un muretto. In quell’occasione aveva provato a disfarsi dell’orologio nascondendolo dietro una rete di recinzione, tanto che in un primo momento la perquisizione personale aveva dato esito negativo. Ma ad un approfondito esame, gli operatori hanno ritrovato l’orologio, che poi è stato restituito alla vittima.
La banda era specializzata nello sfilare gli orologi Rolex dal polso delle vittime e, in presenza di una loro resistenza, i componenti del gruppo non desistevano dall’utilizzo della violenza per sottrarre l’orologio.
I quattro si erano ripartiti i compiti, i primi due individuavano l’obiettivo grazie alla loro capacità nel riconoscere anche a distanza modello e al valore dell’orologio di pregio, gli altri 2 invece, che portavano a termine il reato, erano specializzati nell’apertura con destrezza dei bracciali di specifiche marche di orologi.
Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Lucca e Pisa e messi a disposizione dell’AG.
Questi arresti, sottolinea il Questore Dario Sallustio, rappresentano il culmine di un’operazione avviata ad inizio estate, mirata proprio a reprimere un fenomeno odioso che interessa da sempre il litorale versiliese, che oltre a ridurre sensibilmente il fenomeno rispetto agli anni trascorsi, ha consentito di sgominare un’intera banda, e questo grazie alla dedizione dei poliziotti della Squadra Mobile e dei Commissariati di Forte dei Marmi e Viareggio.