Arriva la carne halal nella mensa delle scuole

Dal 2 ottobre nelle mense scolastiche di Bologna sarà servita anche carne halal e dunque rispettosa dei precetti islamici.

Il Comune sta raccogliendo le adesioni e stima che alla sperimentazione, per il momento limitata ad un solo centro pasti, potrebbero partecipare tra i 600 e gli 800 alunni.

La decisione, che risponde ad una richiesta avanzata dalla Comunità islamica, rientra nel lavoro che vede la refezione scolastica anche come “una grande occasione di confronto e inclusione multiculturale, che è uno degli obiettivi che in tutte le città moderne si stanno dando”, dichiara in commissione l’assessore alla Scuola, Daniele Ara.

“LAVORIAMO SU INCLUSIONE E CONVIVENZA”

Anche in altre città “con amministrazioni diverse dal punto di vista dell’orientamento politico- segnala Ara- si sta andando in questa direzione” e sotto le Due torri il progetto “si collega con il lavoro che stiamo facendo sullo Ius soli bolognese, un lavoro di inclusione molto importante che significa pensare alla convivenza e alla pace nella nostra città per i prossimi decenni”. Si tratta dunque di un tema “delicato su cui stiamo lavorando da diversi mesi insieme ai rappresentanti della Comunità islamica”, continua Ara, sottolineando il “lavoro importante” svolto con il gestore Ribò “per capire la fattibilità e la sostenibilità di un progetto di questo tipo”.

L’amministrazione ha condotto “uno studio approfondito del tema per cercare di comprendere le necessità, le esigenze e le normative”, afferma la direttrice dell’area Educazione, Veronica Ceruti.

Il centro pasti che porterà avanti la sperimentazione è il Fossolo con in coinvolgimento di 72 scuole (45 dell’infanzia, 22 primarie e cinque secondarie) e 11 Istituti comprensivi su tre quartieri: Savena, San Donato e Santo Stefano.

 LA RICHIESTA SI POTRÀ FARE PER UNA VOLTA ALLA SETTIMANA

In pratica, il menu halal proporrà “la somministrazione di un fuso di pollo quando gli altri bambini e le altre bambine mangiano la carne- spiega Ceruti- e quindi si tratta di una volta a settimana in cui sarà possibile fare questa richiesta”. L’introduzione della scelta halal “non comporta alcun aumento di costi per l’amministrazione”, riferisce la dirigente, aggiungendo che il fornitore individuato è Aia e la carne arriverà da un macello autorizzato del Veneto, quindi sarà “certificata e assolutamente sicura”. Per quanto riguarda i criteri di sicurezza alimentare “le carni sono tutte uguali quindi non ci sono prolemi da questo punto di vista”, afferma Bruno Marasco, direttore dell’unità Igiene della produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale dell’Ausl bolognese.

IL MENU HALAL FARÀ PARTE DELLE DIETE SPECIALI

Il menu halal si inserirà dunque tra le diete speciali garantite dal servizio di refezione, che alla fine dello scorso anno scolastico hanno toccato la quota record di 4.021 su circa 18.000 pasti quotidiani: di queste 809 sono per motivi di salute e il dato è “leggermente in calo”, spiega Chiara Serafini dell’area Educazione, mentre le 3.201 rappresentano scelte culturali religiose e queste “crescono in modo progressivo”.

Tra le ragioni sanitarie prevalgono intolleranze e allergie (58,6%) seguite dall’esclusione del glutine (19,9%); nelle scelte culturali religiose il 55% delle richieste riguarda l’esclusione di qualsiasi tipo di carne e il 37,7% l’esclusione di quella di maiale.

Sulla base di questi dati e guardando solo al centro pasti Fossolo, il Comune stima che a regime la sperimentazione potrebbe riguardare tra le 600 e le 800 diete. Sempre Serafini, infine, segnala che il progetto ha già registrato un “apprezzamento” da parte della Commissione mensa cittadina.

(Dire)

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Redazione

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