Aversa. Era l’incubo dei ragazzini: ‘Ti sparo, dammi il telefonino’

I Carabinieri della Stazione di Aversa, all’esito di un’attività di indagine diretta dalla Procura della  Repubblica di Napoli Nord – Aversa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di P.D., emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord – Aversa su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord – Aversa.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord – Aversa e condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Aversa, nel mese di maggio, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di P.D. – originario di Aversa – in quanto ritenuto responsabile di quattro rapine commesse ai danni di minorenni (16enni/17enni), consumate nel mese di aprile, nelle vie del centro di Aversa.

Il destinatario della misura cautelare è gravemente indiziato di aver sottratto con violenza e minacce, in alcuni casi con l’utilizzo di un coltello e di un cacciavite, gli smartphone in uso alle vittime.

L’attività investigativa, basata su analisi dei sistemi di videosorveglianza privati e pubblici, individuazione fotografica, nonché escussione delle vittime e di persone informate sui fatti, ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli le azioni delittuose poste in essere dall’odierno indagato.

In particolare, il predetto avvicinava ragazzi minorenni da soli o in coppia e, approfittando dell’orario serale, in alcuni casi puntando alla schiena degli stessi un coltello o brandendo un cacciavite, li minacciava nel caso in cui non avessero consegnato lo smartphone, con testuali parole “ho la pistola, il coltello, ti sparo, non mi guardare e dammi il telefono”.

Conclusa l’azione delittuosa, il predetto fuggiva a bordo di un’autovettura – a lui intestata – nascosta nelle stradine adiacenti, prive di copertura di telecamere, parcheggiata con il portabagagli aperto per non far notare la targa dell’autovettura.

L’immediata richiesta d’intervento al 112 delle vittime, nonché l’esatta descrizione della fisionomia del rapinatore, permetteva ai Carabinieri della locale Stazione di ricostruire i percorsi di fuga effettuati dall’odierno indagato, che veniva immortalato da alcuni sistemi di videosorveglianza.

L’individuazione dell’autovettura permetteva poi, grazie alla collaborazione delle vittime, di accertare senza ombra di dubbio come il P.D., gravato altresì da precedenti specifici, fosse il responsabile delle rapine.

L’attività di indagine, condotta dai militari dell’Arma di Aversa, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Napoli Nord – Aversa, ha permesso di dare una risposta decisa ai cittadini, ma soprattutto ai giovani che frequentano le vie della “movida aversana”.

Redazione

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