Migranti, Cpr nelle Regioni: la protesta dei governatori

“Non darò l’ok a nessun Cpr in Toscana. Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell’immigrazione è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori”. Così il governatore toscano Eugenio Giani che si chiede: “Cosa c’entra il Cpr come risposta ai flussi emergenziali?”.

“Se arrivano questi immigrati con i tormenti, le violenze e le sofferenze che hanno subito la risposta che dai è ‘faccio i Cpr’ cioè luoghi per buttarli fuori? Prima rispondi a come integrarli e accoglierli, dar lor da mangiare e dormire. Poi parli anche di quei casi isolati nei quali poter prevedere la lunghissima procedura di rimpatrio”.

Kompatscher: Cpr in Alto Adige solo per esigenze locali

“Il ministro Piantedosi mi ha ribadito ieri durante il nostro incontro che il Cpr in Alto Adige servirà solo per le esigenze locali e non ci saranno trasferimenti da altre regioni”. Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher riferendo che il Centro avrà una capienza di circa 50 posti e sarà individuato, finanziato e gestito direttamente da Roma. Kompatscher ha inoltre annunciato che prossimamente il ministro degli interni è atteso a Bolzano per una conferenza sull’ordine pubblico “.

Fedriga: nei Cpr tutti i migranti hanno precedenti penali

“Rispetto alla considerazione di alcuni che nei Cpr c’è chi perde il lavoro o il permesso di soggiorno, dico che è una menzogna: nei cpr ci sono tutte persone che hanno precedenti penali, è l’esperienza del Cpr di Gradisca di Isonzo. Persone imputate di reati come violenza privata e spaccio vogliamo lasciarle libere di andare dove vogliono anzché rimpatriarli?”. Così il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un convegno sulla semplificazione normativa.

(Ansa)

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Redazione

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