Il punto sulla balneabilità in Campania: i primi 10 giorni di settembre

Su 140 campioni di acque di mare prelevati dall’inizio di settembre fino a oggi in Campania, i primi esiti analitici relativi ai parametri microbiologici hanno permesso il ripristino della balneabilità dei tratti di mare in divieto di balneazione nei comuni di Battipaglia (“Lido Spineta”) e di Pontecagnano (“Sud Picentino”) in provincia di Salerno.

Questi tratti erano risultati non conformi lo scorso 9 agosto, con esiti sfavorevoli confermati anche dai campionamenti supplementari dei giorni successivi, poi hanno invece fatto registrare valori conformi alla normativa lo scorso 6 settembre, determinando la revoca dei divieti.

L’ultima mensilità di controlli dell’Arpa Campania sulla balneabilità ha avuto un inizio alquanto impegnativo a causa delle sfavorevoli condizioni meteomarine che in alcuni tratti costieri non hanno consentito il normale svolgimento delle missioni previste in mare dal calendario regionale. Come consente la normativa, tali missioni sono state però state completate e recuperate nei giorni successivi.

Valori eccedenti i limiti normativi sono stati riscontrati nei prelievi eseguiti il 7 settembre nel Comune di Sorrento nelle acque di mare denominate rispettivamente “Sorrento” e “Marina grande – lato est, quest’ultima risultata già non conforme il 14 luglio scorso fino all’esito favorevole del campione di mare prelevato lo scorso 19 luglio. Data l’assenza di pioggia, le cause di questi sforamenti sono da ricercarsi con molta probabilità in problemi di funzionamento della rete fognaria, che hanno compromesso la salubrità delle acque in questione.

A tal proposito contestualmente al divieto di balneazione l’amministrazione comunale di Sorrento ha incaricato la Gori, gestore del servizio idrico, di verificare e ripristinare eventuali guasti temporanei del sistema fognario così che poi i tecnici Arpac possano pianificare ed effettuare prelievi aggiuntivi per ulteriori controlli.

Nessun valore difforme ai limiti di legge è stato invece riscontrato nella restante parte della Costiera sorrentina, in tutta la Costiera amalfitana, nelle isole di Ischia e Procida e lungo il litorale casertano nei comuni di Sessa Aurunca e Cellole finora indagati. Dal 18 settembre saranno monitorate, a bordo della flotta di Arpac, al comando dei conduttori specializzati della Uo Mare, le altre acque costiere destinate alla balneazione e si potranno trarre i bilanci di questa stagione balneare caratterizzata da una persistenza dell’anticiclone africano che ha generato non pochi episodi di anomalie in mare in termini di:

  • colorazione dell’acqua di mare, per lo sviluppo eccessivo di microalghe non tossiche per l’uomo come quella appartenente al phylum Chlorophyta – classe Prasinophyceae isolata nel Laboratorio Mare di Arpac, riferimento istituzionale regionale per gli adempimenti di legge in materia di gestione delle acque adibite alla balneazione;
  • schiume e mucillagini favorite dallo scarso rimescolamento delle acque, sulle quali sono state effettuate indagini ad hoc nei laboratori Arpac dei dipartimenti provinciali costieri di Caserta, Napoli e Salerno, risultando come fenomeni naturali accentuati dalle insolite condizioni climatiche dei mesi estivi;
  • non ultima la moria di pesci lungo la battigia delle coste cilentane e ultimamente anche di quelle casertane per la qual cosa indagano gli enti competenti in materia.

Nelle operazioni di monitoraggio e in quelle di diffusione dell’informazione sono impegnati – spesso anche nei giorni festivi – oltre al personale della UO Mare della Direzione Tecnica, i referenti dei portali Balneazione individuati in seno a ciascun dipartimento delle province costiere, i tecnici di tali dipartimenti e i laboratori, con il supporto della UO Comunicazione.

Redazione

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