Tragedia nel Casertano, operaio muore schiacciato in fabbrica
Incidente mortale sul lavoro a Marcianise, nel Casertano, dove in un’azienda della zona industriale che produce componenti in metallo per le auto, un 51enne ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da un carrello elettrico.
Il lavoratore, Giuseppe Borrelli, era originario di Pignataro Maggiore. Il dramma è avvenuto nello stabilimento della Comet Sud, a Marcianise.
Indagano i carabinieri di Marcianise.
Pignetti: “tavolo permanente per rafforzare le misure di sicurezza”
“Ho appreso con sgomento dell’incidente avvenuto ieri nell’area industriale di Marcianise in cui ha perso la vita un operaio e alla cui famiglia esprimo il mio cordoglio. Chiederò al Prefetto di attivare un piano di rafforzamento delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro istituendo un tavolo permanente – ha dichiarato la presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaela Pignetti -. Diventa sempre più forte l’esigenza di istituire un tavolo permanente di confronto in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, di gestione delle crisi d’impresa, della formazione dei giovani del territorio e dell’identificazione delle filiere di maggiore propulsione e sviluppo per la nostra provincia”.
CGIL – FIOM: “Non si può morire di lavoro”
“Va alzata l’attenzione sulle misure di prevenzione e protezione e sul rispetto della normativa perché un lavoratore, una lavoratrice che esce di casa per andare a lavorare ha il diritto di tornarci e non si può immaginare, ancora oggi, di morire di lavoro: la vita delle persone è valore collettivo, oltre ogni profitto”. Lo dichiarano la Segretaria generale della CGIL Caserta, Sonia Oliviero e il Segretario generale della Fiom CGIL Caserta, Francesco Percuoco.
“Le condizioni e la qualità del lavoro devono essere precondizioni per garantire la salute e la sicurezza: devono essere eliminati gli infortuni e va garantito il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma, soprattutto, va rispettata la dignità delle persone e la prevenzione deve essere la direttrice principale da perseguire; deve essere previsto un piano di assunzioni straordinario, presso l’Ispettorato del lavoro, che in questa provincia ha un organico assolutamente non sufficiente a garantire i controlli e ad intervenire sul rispetto delle norme”.
“È necessario che venga garantita una reale e concreta partecipazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e quindi una consapevolezza dei problemi e una capacità di percezione: questo è possibile a partire da una capillare diffusione di formazione e di informazione di qualità”, dichiara ancora la segretaria generale della CGIL Caserta, Sonia Oliviero.
“Gli Rls- continua il segretario generale Fiom CGIL Caserta, Francesco Percuoco- sono i rappresentanti della sicurezza per i lavoratori, che vengono eletti ogni 3 anni, devono essere messi nella condizione di vigilare maggiormente sulla salute e sicurezza in azienda e devono, pertanto, liberamente poter contattare e confrontarsi con gli organi preposti. Abbiamo invece, in molti casi, riscontrato che in alcune aziende gli Rls vengono percepiti come un intralcio alla produzione e alcune aziende fanno di tutto per evitare che i lavoratori si iscrivano al sindacato, attraverso anche un ricatto occupazionale: tutto ciò non è più tollerabile!”.
“É evidente che- concludono i sindacalisti- quest’emergenza non è adeguatamente presa in considerazione dalla politica, dal governo e neanche dalle stesse imprese. Non è un fenomeno inevitabile, non ci si può assuefare alla strage, vanno fatti interventi seri e mirati per fermarla e per restituire la
giusta dignità alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro famiglie. Restiamo in attesa delle indagini, che individueranno i responsabili di questa ennesima tragedia e ci stringiamo al dolore della famiglia, rendendoci disponibili fin da subito a qualsiasi supporto o azione si renda necessaria”.