Trentola Ducenta. La denuncia: “mobbing del Sindaco Apicella sui dipendenti comunali”
L’amministrazione targata Apicella sta portando avanti razzismo, emarginazione, o peggio ancora punizione, nei confronti di quei dipendenti che non avrebbero appoggiato l’attuale maggioranza. A lanciare l’allarme – tramite nota stampa – è laAssociazione Città in Comune.
L’accusa, grave, dell’Associazione di Trentola Ducenta parte da alcuni comportamenti ‘non consoni’ da parte del sindaco Michele Apicella e del Segretario comunale nei confronti di dipendenti con varie responsabilità e ruoli, “tendenti a penalizzare e opprimere gli stessi e portandoli ad allontanarsi dagli incarichi a cui assolvono da tempo per essere adibiti ad altre mansioni oppure intimorendo gli stessi attraverso l’attivazione di procedimenti disciplinari, solo perché non avrebbero appoggiato l’attuale Amministrazione durante le ultime elezioni”.
“Una azione punitiva nei confronti di dipendenti comunali che hanno svolto il loro lavoro sempre in maniera encomiabile e che va avanti dal giorno dell’insediamento.
A tal proposito vigileremo molto attentamente e non esiteremo a contrastare, con ogni mezzo legale, qualunque azione discriminatoria o vessatoria nei confronti di quei lavoratori comunali che dovessero essere fatti oggetto di tali azioni”.
“Suggeriamo al Sindaco, piuttosto che accanirsi su dipendenti che assolvono regolarmente il proprio compito, a vigilare sull’operato del Segretario comunale, già segretario ai comuni di Melito, Qualiano e Casal di Principe, nonché dell’operato dell’Ufficio Tecnico.
Invitiamo il sindaco a chiarire le modalità attraverso le quali il segretario che dal mese di aprile riveste anche il ruolo di responsabile dell’ufficio economico-finanziario, abbia attestato a se stesso e liquidatosi importanti somme”.
“Ci chiediamo, inoltre, come abbia fatto lo stesso segretario a sottoscrivere digitalmente atti amministrativi durante il periodo in cui era in ferie, in palese violazione della normativa vigente. Chiediamo inoltre al sindaco di chiarire la strana coincidenza che ha portato alla revoca di alcune gare di appalto presso la CUC, e successivamente aggiudicate a società con soci imparentati, neanche a farlo apposta, a supporter della maggioranza”.
