Addio Meloni-Giambruno, impazzano le reazioni e le teorie

L’addio a mezzo social della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al giornalista Andrea Giambruno è diventato il caso del giorno anche a livello di dibattito politico.

Una separazione su cui tutti, o quasi, hanno voluto dire la loro: dall’ex sardina Mattia Santori a Gad Lerner, dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini a esponenti del Pd.

C’è chi attacca lui, chi critica Meloni, chi fa ironia. Nessuno tace, davanti alla separazione della prima coppia di Stato.

“Almeno lasciate in pace le famiglie che vogliono stare insieme”, è il sibillino commento dell’onorevole Alessandro Zan, già promotore di un ddl contro la discriminazione di genere, bocciato. Alle sue parole fanno eco quelle dell’avvocata e attivista Cathy La Torre: “Il punto non è quello che fa Giorgia #Meloni nella sua vita privata, ma l’ipocrisia di chi – come i suoi colleghi di governo, da Salvini al fu Berlusconi – ama così tanto la “famiglia tradizionale” da volerla imporre agli altri”.

La parlamentare Alessia Morani (Pd) commenta: “E’ finito il rapporto tra #Meloni e #Giambruno. Non c’è niente di nuovo o di strano. È ciò che succede a moltissime famiglie italiane ed è un grande dolore. L’unica da proteggere è la bambina, poiché i grandi hanno gli strumenti per affrontare i momenti difficili- scrive Morani-. Ora sarebbe il caso di spegnere i riflettori su questa vicenda ma purtroppo non sarà così. Se ne parlerà per giorni e giorni e si accenderanno le tifoserie. Cerchiamo solo di evitare dibattiti da bar dove ognuno dice la qualunque”, mentre il collega del Pd Marco Furfaro così riflette sui fuorionda di cui Giambruno è protagonista: “Non è professionale, è maschilismo e sessismo allo stato puro, è uno schifo incommentabile. E parliamo di uno che ha avuto il coraggio di fare la morale alle donne sui “lupi”. Ma che vergogna”. Solidarietà, invece, arriva dal vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Un fortissimo abbraccio a Giorgia, con la mia amicizia e il mio sostegno. Avanti, a testa alta!

L’ex sardina Mattia Santori, ora consigliere del Pd a Bologna, sposa linee più complottiste: “Ce lo stanno vendendo come caso di gossip, ma dietro questa triste pagina di mondanità c’è tanta politica. E soprattutto un modo di fare politica. Beato chi se ne accorge“, sostiene. “I fuorionda non escono mai a caso, specialmente su Striscia e se il protagonista è un conduttore del Tg4 piazzato lì perchè compagno della premier“, afferma il consigliere dem. “Giambruno andava scaricato, sia perchè imbarazzante ma molto più probabilmente perchè ha pestato m**** più grosse di quelle che abbiamo visto. Quindi meglio farlo fuori che aspettare di inseguire lo scandalo”, è la teoria di Santori. “E allora ecco che la cosa migliore è giocare all’attacco, giocandosi la carta dell’empatia- scrive ancora Santori- e Meloni lo sa talmente bene che mentre ci invita a non entrare in casa sua, spalanca le porte, pubblicando per la prima volta la foto di sua figlia”. Ovviamente, continua il post, “Meloni sa anche che ci sarà un cretino da qualche parte che commenterà ‘ci godo’, così che potrà giocare il ruolo che le viene meglio: quello della vittima“. Intanto, “poco importa che lei e i suoi abbiano scelto deliberatamente di piazzare parenti e amici in tutti i posti di potere- attacca Santori– che in confronto Berlusconi era De Gasperi. Se non vuoi scandali personali metti persone scelte per competenze, non per grado di vicinanza”.

Più ironico il comico Luca Bizzarri, che sintetizza, a ridosso dell’annuncio della separazione: “Quel momento lì in cui dici: ”Ma come ho fatto?” (Lo abbiamo avuto tutti e tutti siamo stati il “ma come ho fatto” di qualcuno)“. Nella discussione social intervengono anche due giornalisti. Gad Lerner scrive: Chissà se adesso qualcuno a destra si batterà per sostenere la libertà di espressione di #Giambruno come fanno per il generale #Vannacci. Due povere vittime del pensiero unico dominante, vero?”. Più lapidario Vittorio Feltri: “@andreagiambruno, compagno della@GiorgiaMeloni , è stato sputtanato da @Striscia solo perché ha rivolto un complimento a una brava giornalista. Invece di attaccare lui si attacchino tutti al tram. Amen“.

(Ansa)

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