Aversa. Aggredita infermiera del Moscati
L’Asl di Caserta esprime tutta la vicinanza e solidarietà alle infermiere aggredite venerdì 6 ottobre nel Pronto Soccorso di Aversa durante lo svolgimento del delicato lavoro di assistenza ai pazienti.
“L’Azienda è e sarà sempre più vicina ai propri dipendenti con tutte le azioni possibili a tutela della professionalità e dignità della persona e del lavoro – si legge in una nota del direttore Amedeo Blasotti – La vile aggressione perpetrata tra l’altro ai danni di una lavoratrice ad Aversa, così come tutte quelle che quasi giornalmente avvengono in tanti Pronti Soccorso del nostro Paese, rappresentano il segnale di un punto di non ritorno; continuando così nessun organico e nessun modello organizzativo potrà mai essere sufficiente ad evitare questi episodi”.
“L’azienda, che è impegnata costantemente in un’opera di umanizzazione dei luoghi di cure nelle aree critiche, solleciterà comunque ancora una volta l’istituzione di un posto di Pubblica Sicurezza all’interno dei presidi sede di pronto soccorso. Ciò che andrebbe compreso è che il personale tutto dell’Asl di Caserta – ma soprattutto quello che lavora incessantemente nei Pronto Soccorso Aziendali in un momento di enorme difficoltà per la sanità pubblica italiana – sono quotidianamente a svolgere il loro lavoro con passione e dedizione e che episodi come questi sortiscono l’unico effetto di allontanare sempre più il personale dalle attività delle aree critiche spalancando progressivamente e definitivamente le porte alla sanità privata”.
“E’ solo allora forse si comprenderà la delicata e fondamentale funzione che ancora svolge tra mille difficoltà l’assistenza pubblica nei nostri territori ed il rispetto che le dovremmo riconoscere”.
Ospedale Aversa, CGIL – CISL – UIL: ‘riorganizzazione del personale’
Sul piano personale, CGIL – CISL – UIL “si dissociano con fermezza da quanto affermato da
alcune sigle sindacali a mezzo stampa e tramite una nota inviata alla dottoressa Stefania Fornasier, Direttrice Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Aversa, nella quale affermano che la dirigente ha adottato scelte che hanno causato confusione e disorganizzazione lavorativa. Inoltre, si ritiene opportuno evidenziare che l’aggressione subita da un’infermiera del reparto di Pediatria, gesto assolutamente da condannare ed argomento sempre più attuale in tutti i presidi della Regione Campania soprattutto nelle corsie dei reparti di emergenza/urgenza, è dovuta ai tempi di attesa ed al grosso bacino d’utenza che afferisce presso il Presidio Ospedaliero, problematica che la Dirigente e queste OO.SS. hanno sempre sostenuto la direttrice nei tavoli istituzionali, richiedendo personale di comparto al fine di rafforzare e migliorare le qualità assistenziali”.
“In sintesi, a nostro avviso, gli ordini di servizio emanati dalla Direttrice sono stati volti proprio a recuperare personale sanitario che in precedenza veniva adibito ad altri servizi non pertinenti al proprio
profilo professionale come da disposizione emanata dalla Direzione Generale. La Direttrice, non ha fatto altro che ripristinare il ruolo originario di questo personale spostandolo nei reparti di emergenza al fine di garantire la corretta assistenza ai degenti e per dare risposte immediate all’utenza”.
“Restiamo sempre a disposizione per un eventuale confronto costruttivo al fine di verificare la dotazione organica e il personale di vario ruolo in carenza presso il Presidio Ospedaliero. Per questi motivi, esprimiamo la massima solidarietà alla Direttrice Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Aversa e la invitiamo a continuare ad operare in osservanza delle disposizioni di legge al fine di tutelare ipropri dipendenti e tutti gli assistiti”.