Casaluce. Sequestrati 400 cani nella struttura lager: trovati cuccioli morti

I Carabinieri del Nucleo Forestale di Marcianise hanno dato esecuzione all’ordinanza di sequestro preventivo emessa, su richiesta di questa Procura della Repubblica, dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, dell’intera struttura di allevamento, di ricovero e di addestramento di cani, con unità locale n. CE/1, in agro di Casaluce (CE) alla località Mangiacane s.n.c..

Il provvedimento è stato emesso nei confronti del legale rappresentante dell’impresa avente attività prevalente di allevamento, ricovero ed addestramento di cani nel comune di Casaluce, nonchè del Medico Veterinario, Direttore sanitario dell’impresa allevatoriale, di ricovero e di addestramento cani nel comune di Casaluce.

Tale provvedimento è scaturito dagli esiti di un accertamento svolto da parte dell’A.S.L. Veterinaria di Aversa, con l’apporto dei Carabinieri Forestale del Nucleo CC Forestale di Marcianise, nel corso del quale molti dei cani ivi allevati hanno presentato escoriazioni sulle zampe, o si sono presentati malnutriti, o con gravi patologie dermatologiche e atteggiamenti stereotipati.

L’accertamento di tale condizione ha fatto ipotizzare la sussistenza a carico dell’amministratore unico dell’impresa allevatoriale, in concorso con il direttore sanitario della medesima attività, i reati di cui agli artt. 544 ter c.p. e 727 co.2 c.p., in quanto maltrattavano e comunque detenevano animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, cagionando loro lesioni fisiche e sofferenze psichiche.

L’esecuzione del sequestro preventivo ha richiesto una laboriosa attività di monitoraggio e schedatura di tutti gli esemplari di cani presenti nella struttura, che sono risultati 365 adulti oltre a 29 cuccioli.

Nel corso delle operazioni di sequestro sono stati rinvenuti anche 3 cuccioli morti, le cui carcasse sono state prelevate dal personale ASL intervenuto e che saranno sottoposte ad esame autoptico per stabilire le cause delle loro morti.

L’unità allevatoriale posta in sequestro è stata affidata in custodia ad un appartenente all’associazione animalista “Stop Animal Crime”, che si è resa disponibile a ricoprire tale incarico a titolo gratuito, ovvero che provvederà, sotto la vigilanza della polizia giudiziaria, all’ordinaria manutenzione del sito ed alle incombenze legate alla cura, all’igiene e al nutrimento degli animali allocati nell’unità locale in sequestro.

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Redazione

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