Decreto Campi Flegrei, ANPPE VVF: “puntare su cultura informazione rischio sismico”
Nella serata di ieri c’è stata nella seduta del Consiglio dei Ministri, l’approvazione del decreto legge sui Campi Flegrei.
Allo studio c’è stato un piano di evacuazione della popolazione in caso di bradisismo grave, uno studio di microzonazione sismica, un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata, un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica e un primo piano di misure per la mitigazione.
“Sicuramente questo primo approccio per gestire l’emergenza anziché subirla va nella giusta direzione. Serve però affrontarla in modo strutturale e con una programmazione strutturata nel contesto territoriale”, ha dichiarato Fernando Cordella, Presidente del Sindacato ANPPE Vigili del Fuoco.
“Ricordiamo che sono stati 1118 i terremoti avvenuti da agosto nell’area del napoletano. Il dato più preoccupante è l’intensità crescente delle scosse, Ml 4.2 quella più forte registrata il 27 settembre e 4.0 del 2 ottobre tra Napoli e Pozzuoli, il sollevamento nell’area di Pozzuoli e l’aumento della temperatura della Solfatara. In questa prima fase – continua Cordella – è importante intervenire sulla previsione, interpellando le migliori figure del Paese, ma è anche vero che oramai al Paese, con le continue emergenze che accadono, serve una struttura di riferimento che vada oltre al buon lavoro che ha fatto fino adesso il Dipartimento della Protezione Civile e si occupi anche di prevenzione, soccorso e ripristino”.
“Nella costruzione dei piani di emergenza e di evacuazione, come si fà ad esempio per ogni edificio in caso di incendio, bisogna coinvolgere i cittadini, spiegare ad esempio quant’è importante avere arterie stradali libere, per permettere l’eventuale esodo dalla città. Insomma è tempo di apportare un’ulteriore elemento al complesso sistema della pianificazione emergenziale e cioè un’attenta valutazione della ‘valutazione territoriale in funzione degli elementi di Protezione Civile’, che tenga quindi in considerazione i danni indotti a elementi critici che non permetterebbero il normale svolgimento delle operazioni di soccorso da parte ad esempio dei Vigili del Fuoco ed altri soccorritori”.
“Il decreto presentato ieri sera dal Ministro della Protezione Nello Musumeci – conclude Cordella – è un importante cambio di passo, insieme alla giusta informazione sul rischio sismico e fatti concreti sul territorio ed il coinvolgimento dei professionisti del soccorso tra cui i Vigili del Fuoco, può diventare una risposta tempestiva e concreta allo stato di emergenza in atto nel Paese”.